«Aumentano i rischi di nuovi rapimenti»

«Aumentano i rischi di nuovi rapimenti» Il presidente del Consiglio regionale sardo «Aumentano i rischi di nuovi rapimenti» Del Turco: la legge sul blocco dei beni è stata utile, non deve essere distrutta CAGLIARI. La legge sul blocco dei beni va migliorata, «non va distrutta». Lo ha detto il presidente della Commissione Antimafia, Ottaviano Del Turco, prima dell'incontro con il presidente e i capigruppo del Consiglio regionale della Sardegna per l'esame delle misure da approntare per fronteggiare l'«emergenza sequestri». «I risultati di questi anni ha aggiunto Del Turco - dimostrano che l'irruzione di questa legge nel panorama criminale del nostro Paese ha ridotto il numero dei sequestri da cifre insopportabili per un Paese civile ai drammi che stiamo vivendo in questo periodo, che sono comunque contenuti». «In uno Stato normale bisogna considerare la vita di una persona, anche di una sola persona, come il bene essenziale della vita civile di un Paese». Per il presidente della Commissione antimafia non è comunque opportuno affrontare il problema della modifica della legge sul blocco dei beni in condizioni di «emergenza». «Occorre lasciare che i fatti di Brescia si svolgano con la necessaria tranquillità. Mentre avremo tempo per discutere delle eventuali modifiche alla legge - ha detto Del Turco - l'unica cosa che non possiamo fare e che non faremo qui dalla Sardegna, è di lanciare una sorta di bando nazionale perché si riarmino le bande di sequestratori dicendo che si toghe la legge sul blocco dei beni». Del Turco, giunto a Cagliari con una delegazione antimafia, ha definito «ingiusta» la tesi secondo cui vi siano sequestri di serie A e di serieOttaviano Del T urco B. «E' vero - ha detto - che la legge contiene una dose di discrezionalità a disposizione dei magistrati. E' quel grado di sensibilità che ci fa ritenere che la legge consente mettere al primo posto il tema della salvezza della vita umana. E' una legge che va migliorata, non va distratta». Ma Gian Mario Selis, presidente del consiglio regionale sardo, la hanciato un allarme: «Attenti, la macchina organizzativa dei sequestri è ancora in piedi, i latitanti sono ancora liberi. Il rischio possibile di nuovi sequestri, il rischio di ripetersi, forse anche presto, di ima storia già tristemente nota è forte e reale». L'esigenza di una azione costante e coordinata di tutti gli organi dello Stato, attraverso potenziamento e riorganizzazione degli organici della magistratura e delle forze dell'ordine, un'adeguata iniziativa di intelligence e la revisione della nonnativa sul blocco dei beni, sono le richieste formulate dai capigruppo del Consiglio sardo alla Commissione antimafia per combattere in modo incisivo i sequestri di persona. Selis ha anche proposto la costituzione di un sottocomitato per i sequestri in seno alla Commissione antimafia. «Gli ultimi sequestri - ha detto Selis - dimostrano che c'è il rischio di un salto di qualità, il rischio che l'organizzazione dei sequestri si stia sviluppando con una nuova e più pericolosa professionalità. E questo deve mettere tutti in allarme a cominciare da forze dell'ordine e magistratura», [c. g.] Ottaviano Del Turco

Persone citate: Del Turco, Gian Mario Selis, Ottaviano Del Turco, Selis

Luoghi citati: Brescia, Cagliari, Sardegna