Il giallo dell'attentato di R. Q.
Il giallo dell'attentato Il giallo dell'attentato Gli inquirenti di Modena non hanno avuto denunce MODENA. Un attentato ai danni del professor Luigi Di Bella? E' stato lo stesso fisiologo a raccontarlo, l'altro giorno, durante la sua visita al Parlamento europeo, attirando l'attenzione di giornali e tv. L'episodio, per la verità, non è inedito: 3 professore l'aveva già svelato l'estate scorsa durante l'assemblea organizzata a Roma dalle «sue» associazioni. «Sono sempre andato in bicicletta al mio laboratorio. Una mattina anziché arrivare al lavoro mi sono ritrovato all'ospedale di Modena. Avevo dei punti di sutura alla testa e dei problemi all'udito. Qualcuno mi aveva lanciato qualcosa contro la tempia destra. Da allora non vado più in bici, dormo in laboratorio su una poltrona». Sub episodio il professor Di Bella non ha mai sporto denuncia. E' stata la Digos di Modena, dopo la pubblicazione della notizia, a muoversi per far luce sullo strano episodio. Alcuni agenti sono andati nello studio del professore per raccogliere informazioni. Ma non ci sareb¬ bero elementi concreti a supporto del racconto di Di Bella. Nessun riscontro né sull'incidente né, tantomeno, su ipotetici «nemici» che abbiano cercato di eliminare il professore. Lo stesso Di Bella, in passato, aveva detto che qualcuno aveva cercato di avvelenarlo sostituendo una sostanza tossica alla bottiglia dell'acqua che teneva in frigo all'Istituto di Fisiologia dell'Università. Ma anche in questo caso non ci sarebbero riscontri. Il professore, comunque, si dice convinto di vivere in un «clima di minaccia», tanto da aver assoldato un ex carabiniere come guardia del corpo personale. L'entourage del professore non ha gradito «l'eccessiva enfasi data dai mezzi d'informazione alla vicenda dell'attentato subito dal professore un anno e mezzo fa. Spiace - ha detto ieri il suo avvocato, Enrico Aimi - che tra gli argomenti trattati dal professore sia stato dato spazio a questo episodio. Oggi i problemi del professor Di Bella sono ben altri». [r. q.]
Persone citate: Di Bella, Enrico Aimi, Luigi Di Bella
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