Urbani: ma lui non vota
Urbani: ma lui non vota Urbani: ma lui non vota Boato: questa sortita avrà una reazione contraria ROMA. Le agenzie hanno trasmesso da poco l'intervento di Scalfaro al congresso dell'Anm, ed ecco che D'Alema esce dall'aula di Montecitorio per salire al primo piano, nell'ufficio di Violante. Ha il volto tirato, il segretario del pds, e quando scende stringe tra le mani la relazione di Elena Paciotti. Suppergiù nello stesso momento, Veltroni varca il portone della Camera, è reduce dalle assise dell'Associazione nazionale magistrati e racconta ad alcuni colleghi: «Scalfaro è stato molto netto». Qualche minuto dopo, di nuovo D'Alema: è tornato a sedersi sui banchi della Camera, e legge il discorso della Paciotti. Gli fanno da corona Pietro Folena e Marco Boato. Il primo, che era presente al convegno, riferisce agli altri: «Il presidente prima l'ha presa alla lontana, poi è andato giù...». Il gruppetto, dopo aver discusso a lungo, si scioglie. Boato esce dall'aula, con l'aria stravolta, e sbotta: «Quando questa sortita di Scalfaro viene cavalcata da personaggi come Pecoraro e Veltri... Ah! Questa uscita non servirà a nulla, anzi, provocherà una reazione contraria». La quale reazione contraria, paventata da Boato e da quanti temono che le parole di Scalfaro producano un irrigidimento di Forza Italia, si sta già manifestando alla buvette di Montecitorio. Il professore «azzurro» Giuliano Urbani sorseggia una Coca Cola e osserva: «Anche io sono andato ai convegni dell'Anni, ma ho detto quello che pensavo, invece c'è chi, per pavidità e opportunismo, va là a dare ragione ai magistrati. Comunque, Scalfaro in Parlamento non vota. Certo, dispiace e stupisce molto che il Presidente dia ragione alla Paciotti anche sulla composizione del Csm. I discorsi della Paciotti sono infatti frutto di ima cultura costituzionale lacunosa». Ma Fi non teme che l'intervento di Scalfaro contribuisca a isolarla, visto che sia il ppi che An hanno fatto retromarcia sulla giustizia? A questo punto il professore si adombra: «Che ci provino - dice a fare senza di noi. Non esiste. E non tentino nemmeno di rifilarci delle minestre riscaldate, come sta pensando di fare qualcuno in questi giorni...». D'Alema è teso (anche se Folena dice che l'intervento di Scalfaro «rafforza la posizione del pds» e Fabio Mussi sostiene che «dopo quelle parole c'è più serenità»). Urbani è infastidito. Il suo collega di partito Marcello Pera anche: «Quelle frasi avranno effetti spiacevoli». Il capogruppo della sinistra democratica Cesare Salvi è imbarazzato: «Scalfaro ha parlato nel suo ruolo di presidente del Csm». Achille Occhetto, invece, sorride e spiega: «Bene, bene, di fatto, dopo questo intervento di Scalfaro, la giustizia viene stralciata e se è così Berlusconi si incavola, la Bicamerale fallisce, e D'Alema si salva perché esce dalla casa costituzionale prima che gli crolli addosso». Anche Publio Fiori afferma, netto: «Il Presidente ha messo una pietra tombale sulla Bicamerale». Sia Fiori che Occhetto tirano l'acqua al proprio mulino, con le loro profezie. E' vero. Ed è anche vero che An, che quelle riforme vuole fare, con il coordinatore Mantovano si guarda bene dal criticare Scalfaro. Ma... c'è un ma: le parole del Presidente giungono in un momento di delicata mediazione. Franco Marini, D'Alema consenziente, sta tentando di trovare un compromesso tra Ulivo e Berlusconi sulla giustizia, e quell'intervento del capo dello Stato ha irrigidite gli uomini di Fi. Non solo, il segretario del ppi ha ribaltato la linea del suo partito in questa materia, e adesso quelli come Gargani e Zecchino, che di questa rivoluzione sono state le vittime, prendono le distanze dal Presidente pubblicamente («non è del ppi», dice il primo, «a me è piaciuto 10 Scalfaro di Capodanno» afferma 11 secondo). Insomma, la mediazione è complessa, e pochp parole potrebbero metterla a repentaglio. Forse per questo Folena corre ai ripari e dichiara: «Il Parlamento non si deve sentire condizionato dal parere del Presidente». Maria Teresa Meli Pietro Folena responsabile della Quercia per la Giustizia «L'intervento di Scalfaro rafforza la posizione del pds» Ma D'Alema appare teso
Luoghi citati: Roma
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