Delitto Gandhi 26 pene capitali

Delitto Gandhi 26 pene capitali C'è pure il capo delle Tigri tamil Delitto Gandhi 26 pene capitali NEW DELHI. Sono stati condannati a morte 26 degli imputati nel processo conclusosi ieri dopo sei anni a Poonamallee, in India, per l'assassinio del premier indiano Rajiv Gandhi, avvenuto neUa stessa località nel '91 per mano delle Tigri di Liberazione del Tamil Elaam, il gruppo guerrigliero separatista dello Sri Lanka nordorientale. Il giudice V. Navaneetham si è astenuto dall'infliggere pene solo nei confronti del leader tamil Velupillai Prabhakaran e di due suoi luogotenenti, gli unici latitanti, comunque riconosciuti colpevoli dell'attentato in cui perirono altre diciassette persone; i tre si trovano sull'isola di Sri Lanka, dove tuttora combattono. I loro compagni hanno invece assistito alla lettura del verdetto, in un palazzo di giustizia protetto da eccezionali misure di sicurezza e vietato al pubblico e ai giornalisti. Solo avvocati e personale giudiziario hanno potuto accedere, e nel timore di attacchi terroristici la pobzia aveva bloccato l'intero quartiere, disponendo anche la chiusura dei negozi. L'inchiesta sull'omicidio di Rajiv Gandhi coinvolgeva in tutto 41 persone, ma dodici si suicidarono prima di essere arrestate. «La nazione è vendicata», ha dichiarato il funzionario di polizia D.R. Karthikeyan, che ha dato notizia della sentenza. Malgrado soltanto due imputati siano stati condannati per omicidio, agli altri (i cui addebiti andavano dal favoreggiamento alla cospirazione) la pena di morte potrà essere applicata in virtù delle leggi antiterrorismo. I loro difensori hanno preannunciato appello contro il verdetto. Nel giorno della condanna definitiva degli assassini di suo marito Rajiv, la leader di origine italiana del partito del Congresso indiano, Sonia Gandhi, ha confermato il suo impegno in politica tra gli applausi di decine di migliaia di sostenitori. «Ho deciso per ora di non candidarmi al Parlamento - ha detto Sonia parlando a Rohtak, un importante centro agricolo nell'India settentrionale - ma questo non significa che non intendo impegnarmi a fondo per aiutare il partito del Congresso». Poco prima, il presidente del partito Sitaram Kesri l'aveva di fatto candidata a primo ministro- «Solo lei - ha detto Kesri - è la leader, solo lei può guidare il Paese!». La prima parte della campagna elettorale di Sonia, che si è conclusa ieri, ha visto la sua trasformazione da custode dell'eredità storica della famiglia del pandit Nehru e di Indirà Gandhi a leader politica attiva. Passo a passo, ma con crescente sicurezza, Sonia sta impostando, trasformando la campagna in un referendum prò o contro il Congresso, prò o contro la famiglia, che hanno anche «commesso errori» ma hanno «assicurato al Paese la stabilità, la crescita economica, la democrazia». Dopo aver toccato nel corso della campagna tutti i temi più scottanti degli ultimi anni comprese lo accuse contro suo marito nel caso della Bofors, l'impresa svedese sospettata di aver pagato robuste mazzette al Congresso in cambio di un contratto per la fornitura di cannoni - Sonia affronterà con forza il tema dell'assassinio di Rajiv. Le 26 condanne a morte emesse ieri dal tribunale di Chennai contro gli esecutori materiali dell'assassinio, tutti militanti e simpatizzanti del gruppo terrorista srilankese delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Lite), rimettono la vicenda al centro del dibattito politico. Sonia non ha mai fatto mistero di considerare quella sancita ieri dal tribunale di Chennai solo una parte della verità: il «complotto» che portò alla morte di suo marito è ancora in larga parte oscuro e, secondo indiscrezioni di stampa, questo sarà uno dei temi dei suoi prossimi discorsi. Il coinvolgimento dei vertici di un partito regionale del Tamil Nadu nell'assassinio di Gandhi è stato il motivo scatenante della crisi di governo che porterà l'India alle elezioni anticipate tra i prossimi mesi di febbraio e marzo. [e. st.] Ieri Sonia Gandhi ha tenuto un comizio a Rohtak nell'India settentrionale davanti a decine di migliaia di persone e ha ribadito che non intende candidarsi per un seggio alle prossime elezioni anticipate

Persone citate: Gandhi, Karthikeyan, Rajiv Gandhi, Sonia Gandhi, Velupillai Prabhakaran

Luoghi citati: India