Strindberg rivoluzionario del '900 di Silvia FranciaMario Missiroli

Strindberg rivoluzionario del '900 Parte il progetto «Cantiere di fine secolo» del Gruppo della Rocca Strindberg rivoluzionario del '900 «Davanti alla morte», primo titolo dal 29 gennaio Si inaugura con Strindberg e le sue più emblematiche suggestioni e inconfondibili ossessioni artistiche, il progetto «Cantiere di fine secolo», che il Gruppo della Rocca dedica agli «autori rivoluzionari del '900». Una speciale «dedica al '900 che sta morendo», fitta di «occasioni d'incontro con gli "autori rivoluzionari" del secolo: quelli in grado di lanciare il proprio sguardo oltre le consuetudini e le convenzioni della loro epoca» spiega il direttore del Gruppo, Emilio Russo. L'omaggio si apre con un'articolata serie di inziative, dedicate, appunto, al drammaturgo svedese. Al progetto collaborano, oltre a Presidenza del Consiglio dei Mini- stri, Regione e Comune, la Fondazione Italiana per la Fotografìa, il Dams, l'Accademia Albertina di Belle Arti e il Museo del Cinema. Per un lavoro di ricerca interdisciplinare sull'autore de «la signfoina Giulia», che include spettacoli teatrali, una mostra fotografica, studi su bozzetti scenografici e una rassegna cinematografica (in via di definizione). Sul fronte teatrale si segnala, anzitutto, l'allestimento, da parte del Gruppo della Rocca, de «Il pellicano», diretto da Mario Missiroli e interpretato da Ilaria Cechini, Patrizia Zappa Mulas, Michele Di Mauro, Pietro Bontempo e Anna Priori. Lo spettacolo, oggi in tournée, sarà all'Adua dal 3 al 16 marzo. In cartellone tra gennaio e aprile, all'Adua-Sala Mariani, «Notti di sonnambulo ad occhi aperti. H teatro intimo di August Strindberg»: cinque atti unici tratti da opere di Strindberg e diretti da cinque registi diversi (realizzati con la collaborazione di allievi del Dams e dell'Accademia). Primo titolo, in scena dal 29 gennaio all'8 febbraio, è «Davanti alla morte», diretto da Oliviero Corbetta. L'atto unico, che condensa alcuni dei temi strindberghiani più ricorrenti, è ambientato in un'umile pensione in cui si consuma la tragedia di una famiglia cui è non è concesso di abbandonarsi all'amore. Seguiranno «L'isola della morte - In autunno»: elaborazione drammaturgica e regia di Mario Jorio (dal 12 febbraio), «Paria», diretto da Werner Wass, «Creditori», adattato e diretto da Michele Di Mauro e «Autodifesa di un folle» per la regia di Massimo Navone. Al Caffè Baratti sarà, invece, allestita la pièce «La più forte» (6-15 marzo). Non mancheranno la presentazione de «L'i- sola dei morti» del Teatro Satori di Stoccolma e una «Veglia Strindberg». Il 4 febbraio, al Museo della Fotografia (via Avogadro 4), s'inaugura invece «U demone ambiguo», mostra fotografica collettiva curata da Roberto Mutti e dedicata al «tema della visione strindberghiana intesa non come documentazione teatrale, ma come interpretazione, tra inferno e limbo, di uno stile di pensiero». Silvia Francia llaria Qcchini e Michele Di Mauro ne «Il pellicano» regia di Mario Missiroli

Luoghi citati: Stoccolma