Visita al castello tra storia e arte

Visita al castello tra storia e arte Moncalieri, riaperti gli appartamenti Visita al castello tra storia e arte Rivivere il fasto sabaudo di una reggia piena di storia, immaginare intrighi, complotti e amori tra mura medievali e arredi barocchi. Molti credono che il Castello di Moncalieri sia ormai dimora inaccessibile, sede militare del Primo Battaglione dei carabinieri. Sbagliano: gli appartamenti di Vittorio Emanuele II e di sua moglie Adelaide d'Asburgo, quelli di Maria Letizia e di sua madre, Maria Clotilde, sono aperti al pubblico. Dopo lunghe opere di restauro, durate vent'anni, si può visitare la parte museale del castello. I carabinieri del Primo Battaglione risiedono in una parte della reggia e si sono prodigati offrendo disponibilità e aiuti alla soprintendenza, affinché la riapertura del castello divenisse una realtà. I giorni di visita sono il giovedì dalle 9 alle 13, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. L'ingresso, 4 mila lire, è gratuito per chi ha meno di 18 anni e più di 60. «Le visite sono guidate da giovani obiettori di coscienza - spiega Maurizio Bortolotto, responsabile del castello per la Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici - ai quali viene fatto un corso di formazione». Le origini del castello risalgono alla fine del 1200, quando Amedeo V il Grande, conte di Savoia, cedette la cittadina di Moncalieri al nipote Filippo, principe di Savoia Acaja. Il castello rimase per oltre un secolo a questo ramo sabaudo, per tornare definitivamente ai Savoia nel 1419 con Amedeo VIII il Pacifico. E' verosimile l'ipotesi che alla fine del XIV secolo esistessero due torri collegate tra loro da bastioni. I lavori di ampliamento si seguirono nel corso del tempo. Nel 1639 un incendio devastò la reggia di Moncalieri. Le opere di ricostruzione ripresero a ritmo incalzante. Nel Settecento, quando il potere dei Savoia da ducale divenne regio, Vittorio Amedeo II decise la riorganizzazione dello Stato. Il suo programma prevedeva, oltre alla costruzione della palazzina di caccia di Stupinigi, il completamento di Venaria, Villa della Regina e Moncalieri. La prima visione completa della reggia moncalierese e del suo intorno risale alla prima metà del Settecento. Seguirono abbellimenti e furono convocati a corte gli artisti piemontesi più illustri. Nella seconda metà del secolo scorso, il castello era ancora stabilmente abitato dalla principessa Maria Clotilde. Quando Vittorio Emanuele II cedette, insieme alle altre dimore, il castello di Moncalieri, la principessa Letizia, figlia di Maria Clotilde, chiese ed ottenne di rimanervi fino alla morte, avvenuta nel 1926. Nel 1948 si insediò nel castello il primo battaglione di allievi sottufficiali carabinieri. A ricordo degli antichi fasti sono rimasti la cappella regia ed i tre appartamenti regali. Carlotta Oddone Uno scorcio del grandioso salone del castello di Moncalieri che, dopo lunghe opere di restauro durate vent'anni, da qualche tempo è riaperto al pubblico dei visitatori

Luoghi citati: Moncalieri, Savoia, Venaria