Enel-Comuni, putto di cooperazione di Gianni Giacomino

Enel-Comuni, putto di cooperazione Incontro dell'azienda elettrica con i rappresentanti delle 277 amministrazioni della provincia Enel-Comuni, putto di cooperazione L'attenzione all'ambiente è tra le priorità Una cooperazione più profonda e continuativa fra i tecnici dell'Enel ed i rappresentanti dei 277 Comuni che costellano la provincia di Torino. E' questo in sintesi il dato più interessante emerso dall'incontro che ieri mattina i vertici dell'azienda che garantisce l'energia elettrica ad oltre 470 mila clienti divisi nelle tre zone di Ivrea, Pinerolo e Rivoli, hanno organizzato all'Hotel Atlantic di Borgaro per confrontarsi con oltre 150 armninistratori locali. Dopo l'intervento di apertura dell'ingegner Luigi Bisiach, direttore della distribuzione del Piemonte e della Valle d'Aosta, i singoli responsabili di zona, gli ingegneri Renzo Ainardi, Antonio Madia e Sergio Meloni hanno illustrato il lavoro dell'ente che quest'anno in provincia, tra materiali, manutenzione ed interventi, ha investito circa 70 miliardi riducendo notevolmente il numero di guasti e i tempi di riparazione -, obiettivi centrati e traguardi futuri da raggiungere. «A nostro sforzo maggiore - ha detto l'ingegner Bisiach - è quello di sviluppare le qualità del servizio cercando di trovare le opportune convergenze tra tecnologie e territorio». I relatori hanno poi illustrato i nuovi servizi offerti dall'ente come il Pronto Enel per le necessità immediate dell'utenza e il Contowatt, il nuovo modo di pagare la bolletta. L'interesse in sala si è alzato notevolmente quando si è cominciato a parlare di illuminazione pubblica, un servizio che diversi Comuni hanno dato in gestione all'Enel. «Con l'affidamento alla nostra società - ha spiegato l'ingegner Antonio Madia, responsabile della zona di Ivrea - il Comune evita progettazione, gare di appalto, direzione dei lavori, collaudo delle opere, gestione degli impianti e responsabilità civili e penali derivanti dall'attività». Qualcuno, però, si è lamentato dei costi di gestione troppo alti. «Inutile nascondere - hanno sottolineato gli amministratori - che nuovi concorrenti nei prossimi anni entreranno in competizione con l'Enel». A quel punto il passo per mettere in discussione i problemi di impatto ambientale legati ad un certo tipo di interventi e la cavizzazione del territorio, è stato davvero breve. «Ho chiesto all'Enel di eliminare una volta per tutte i tralicci ed interrare i cavi almeno nelle zone tu¬ ristiche - lamenta Riccardo Formica, sindaco di Cesana in Val di Susa dove già il 60 per cento delle linee scorrono sotto il suolo -. Ora noi e diversi Comuni siamo stati contattati da una società romana che senza diminuire la luminosità garantisce un risparmio annuo del 30 per cento». «Analizzerò la situazione e fornirò una risposta entro un mese e mezzo», ha assicurato l'ingegner Bisiach. Sulle aree protette e sull'impatto ambientale che alcuni lavori potrebbero avere ai danni del territorio - come la nuova strada asfaltata in Val di Viù che sale fino al vallone di Arnas o le centrali idroelettriche nel Pinerolese - i vertici Enel spiegano che «è difficile non far attraversare un fiume da dei tralicci e comunque negli interventi previsti in zone sotto vincolo ambientale e paesaggistico abbiamo già attuato notevoli investimenti realizzando cavi aerei e cabine integrate con la natura circostante». Gianni Giacomino A sinistra, Renzo Ainardi. Sopra, Riccardo Formica, sindaco di Cesana

Persone citate: Antonio Madia, Bisiach, Luigi Bisiach, Renzo Ainardi, Riccardo Formica, Sergio Meloni

Luoghi citati: Borgaro, Cesana, Ivrea, Piemonte, Pinerolo, Rivoli, Torino, Valle D'aosta