Industriali e sindacati istruiscono il delegato di Marina Cassi

Industriali e sindacati istruiscono il delegato I corsi sono dieci e di 40 ore ognuno Industriali e sindacati istruiscono il delegato La vita dell'azienda e il mercato globale tra le «lezioni» diAmmaeFim-Fiom-Uilm Analizzare un bilancio, conoscere una legge, sapere che cos'è la «Lean production», discutere di mercato, tecnologia, organizzazione del lavoro. Fare il delegato sindacale è diventato un mestiere difficile che impone una gran massa di conoscenze per poter discutere «alla pari» con la controparte. Non si tratta più - come si diceva negli Anni Sessanta - delle cinquemila parole della borghesia, ma di capacità di analisi complessiva della vita produttiva dell'azienda e del mercato globale. Per la prima volta in Italia questo bagaglio informativo sarà dato ai delegati di base (che ora si chiamano Rsu, rappresentanza sindacale unitaria) da un corso organizzato dal Fim-Fiom-Uilm e Amma. La commissione paritetica per la formazione, nata con il contratto collettivo metalmeccanico del '90, ha organizzato dieci corsi di 40 ore ciascuno a cui parteciperanno in questa prima fase 150 delegati. Alla conferenza stampa di presentazione la Fiom non ha partecipato perché - come ha spiegato il segretario regionale Giorgio Cremaschi - «avevamo chiesto un supplemento di discussione su come saranno gestiti i corsi, ad esempio su chi saranno i docenti». Il modello concertativo ha prodotto anche una seconda iniziativa: la commissione territoriale per la formazione professionale ha interrogato 865 imprese metalmeccaniche iscritte all'Amma per conoscere di quali figure professionali di apprendista potrebbero E una tra le ametalmeindivgli apppiù ri ricerca ziende ccaniche idua endisti chiesti aver bisogno. Ha detto il direttore dell'Amma, Ezio Ponte: «Entro ottobre ci sarà bisogno di 533 apprendisti di cui 91 assunti dalla grande azienda, 283 dalle medie, 159 dalle piccole. Le figure professionali più richieste sono l'addetto a macchine a controllo numerico, il fresatore, il manutentore meccanico, il saldatore, il tornitore e magazziniere». L'ultimo contratto nazionale metalmeccanico ha stabilito un avanzato protocollo per la formazione degli apprendisti che comporta un significativo pacchetto di ore di teoria. Il segretario della Firn, Antonio Marchina, ha sottolineato: «La prima parte del contratto che viene a volte considerata secondaria è invece molto importante perché contiene, tra il resto, l'istituzione delle varie commissioni paritetiche». Ha aggiunto: «E voglio ricordare che l'ambito paritetico non è un ufficio studi, ma una realtà che risponde ai bisogni dei lavoratori dal punto di vista della formazione e dell'occupazione». Soddisfatto del lavoro svolto anche il segretario Uilm, Giorgio Rossetto: «Occorre dare atto a Unione industriale e Amma della volontà di coinvolgere il sindacato su temi cosiddetti "neutri" quali ambiente, produttività, sicurezza, bilanci, organizzazione del lavoro. E occorre anche dare atto al sindacato del coraggio di affrontare insieme alle controparti questi temi». Marina Cassi E una ricerca tra le aziende metalmeccaniche individua gli apprendisti più richiesti

Persone citate: Antonio Marchina, Ezio Ponte, Giorgio Cremaschi, Giorgio Rossetto, Lean

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