Travolto dall'auto dei carabinieri

Travolto dall'auto dei carabinieri Al processo in pretura, l'assicurazione del Ministero ha contestato la vittima: «Era in mezzo alla strada» Travolto dall'auto dei carabinieri Reso invalido, si batte per il1 risarcimento «Quel pomeriggio, era il 6 ottobre di due anni fa, a Piossasco pioveva forte forte». Guido Mainardi, 59 anni, ex panettiere, ex commerciante di articoli sportivi, racconta. «Erano le 16,30, stavo rientrando a casa. Percorrevo via Pinerolo, una strada centrale. Ero sul marciapiede. Ricordo un palo della luce, un altro passante. Poi più nulla, il buio. Mi sono svegliato in ospedale, le ossa tutte fracassate». Guido Mainardi era stato investito da un'auto, una Uno in uso ai carabinieri di Piossasco: i militari stavano inseguendo un'altra vettura con due scippatori a bordo. Un episodio drammatico. Mainardi, già gravemente menomato per un precedente incidente stradale, da allora è costretto a muoversi con le stampelle. Quel pomeriggio di pioggia e quell'incidente sono stati ricordati ieri in aula, davanti al pretore Giordano. Mainardi contro l'Assitaha, la compagnia che assicura le vetture del ministero della Difesa e dell'esercito. Il dibattimento è stato rinviato a maggio: forse le due parti troveranno un'intesa, con un risarcimento dei danni. Ma ieri, sentendo Mainardi e i due legali, si sono avute le avvisaglie dello scontro giudiziario che, se si svolgerà, sarà duro. Mainardi: «Io camminavo sul marciapiede». L'avvocato Gino Oberi, che rappresenta l'Assistalia e quindi il ministero della Difesa: «No, era al centro strada». Gli avvocati Giorgio Merlone e Raffaella Variglia, legali di Mainardi: «Abbiamo dei testimoni che confermano le parole di Mainardi: l'auto ha sbandato sull'asfalto, lui è stato travolto sul marciapiede». Ma poi, e processualmente risulta essere questione non da poco, c'è un particolare, che nessu- no può mettere in discussione: la vettura dei carabinieri aveva sì il lampeggiante acceso, ma non era provvista della sirena la quale, sola, avrebbe potuto segnalare la situazione di emergenza, di pericolo. Mainardi: «Sono stato investito, ho perso i sensi. Mi sono ripreso al Cto. Fratture alla gamba sinistra, al femore destro, costali. Insomma, sei mesi di ospedale, Cto e San Camillo. E da quel giorno, non posso più muovermi senza stampelle». Storia sfortunata quella di Mainardi: «Quattordici anni fa ero alla guida di una Guzzi, per evitare un'auto finii a ter¬ ra. Persi una gamba, la destra. Ho una protesi in legno, dal ginocchio in giù. E adesso questo nuovo incidente. Io non dico nulla ai carabinieri, stavano inseguendo dei rapinatori, facevano il loro dovere. Ma io sono stato travolto dalla loro auto, sono vivo per miracolo e gravemente ferito. Adesso qualcuno, assicurazione, carabinieri o ministero, mi deve risarcire». L'avvocato Merlone e la dottoressa Variglia promettono guerra: «Se è necessario chiameremo in giudizio il ministro della Difesa in persona». Ezio Mascarino Guido Mainardi l'uomo travolto dall'auto dei carabinieri impegnati nell'inseguimento di una coppia di scippatori

Luoghi citati: Piossasco