«Lavoriamo per i giovani» di Simonetta Robiony

«Lavoriamo per i giovani» «Lavoriamo per i giovani» Cecchetto e i Rolling Stones nei progetti delle reti Rai ROMA. Se la televisione piange, ma piange poco visto che il calo di pubblico con l'inverno è rientrato, la radio ride, sia con la pioggia che col sole. E ride perfino la radio della Rai che ha visto crescere dal '96 al '97 il suo ascolto su tutte e tre le reti. Non di tanto, ma insomma, la tendenza positiva esiste. E così Radiouno è passata da 8 milioni 444 mila a 8 milioni 596 mila, Radiodue da 6 milioni 113 mila a 6 milioni 250 mila, Radiotre, quella colta, destinata ai palati raffinati, da 1 milione 864 mila a 1 mihone 980 mila. Soprattutto, però, sono cresciuti gli in¬ troiti pubblicitari che oggi per Radiorai arrivano a 170 miliardi, il 13% in più del 97 nonché circa il 50% dell'intero mercato radiofomco. Ovvio che con questo panorama alle spalle, Stefano Gigotti, l'attivissimo direttore dei programmi di RadioRai, proprio come fanno i suoi colleghi della tv, per questo pezzo di anno che va fino a giugno, abbia immaginato alcune novità fresche fresche da inserire nel suo mega-palinsesto. «La radio è invecchiata, superata dalla televisione, dicevano alcuni - spiega Gigotti - ma se si riescono a ritagliare spazi per i ragazzi, anche la radio può ringiovanire. Un servizio pubblico è tale se lo è per la globalità degli ascoltatori, non solo per quelli che hanno da 40 anni in su». Forte di questo convincimento, da tre mesi ormai, Gigotti con il suo gruppo sta lavorando su «Punto d'incontro», la trasmissione di musica e parole per «Chi ha ventanni in testa», la più ambiziosa delle sue proposte nata per acchiappare i ragazzi che preferiscono le radio private senza perdere gli adulti fedeli alla Rai. Ci riuscirà, direttore? «E' una scommessa, ma non potevo tirarmi indietro in nome della sopravvivenza futura della nostra radio». Per i giovani lavora anche Claudio Cecchetto che al sabato sera, dopo una edizione speciale del festival di Sanremo, lancerà una sua «Radiodiscoteca», mentre il 19 marzo, in esclusiva per l'Italia, su Radiodue, ci sarà la presentazione di tredici brani inediti dei Rolling Stones, gruppo amato quasi quanto i Beatles. Per la prossima stagione, infine, appuntamento domenicale col duo Boncompagni-Arbore di «Alto gradimento»: dodici anni di trasmissione cult rimontati per farne un varietà. Mancano i primi numeri: chi li avesse registrati può spedirli in via Asiago 10. Intanto, in attesa che, confrontando i dati di una intera stagione, si capisca come è andato il tentativo di riconquistare i teen-ager o poco più, partono le novità di questi mesi. La prima, e forse anche la più grossa, è l'esordio, l'8 febbrio, dalle 9,30 alle 11, di un nuovo varietà satirico che rinverdisca i fasti del vecchio «Gran varietà». Titolo: «Buono domenico». Autori: Dose e Presta, i due Conigli dell'omonimo ruggito, vincitori di ogni possibile premio alla comicità. Obiettivo: ridere e far ridere sugli italiani di oggi, di ieri e di domani, dalla culla alla tomba. Dal 16 febbraio al 5 giugno, alle 13,30, su Radiouno, va in onda la striscia di «Aspettando i mondiali» condotta da Claudio Ferretti: è un reportage paese per paese, canzone per canzone, racconto per racconto, dal 30 al 94, di cinquantanni della nostra storia in vista dei Campionati di calcio che quest'anno si tengono in Francia. Da lunedì prossimo, poi, sulla terza rete radio, quella della musica classica ma soprattutto quella di «Prima pagina», la mitica rubrica giornalistica con cui apre la giornata la gente che conta, si inaugura «23,15: economia», appuntamento quotidiano col problema dei soldi: come guadagnare e soprattutto dove investire queste nostre lire destinate a diventare euro nella globabilizzazione generale del mercato. Curato da Licia Conte, il programma è firmato da G^miniello Alvi e Alberto Quadrio Curzio con la conduzione di Tullio Fazzolari. Imperturbabili gli appuntamenti classici: il nuovo ciclo sui musei di Federico Zeri a Radiouno la domenica a mezzogiorno; la nuova serie di fiction del mattino su Raidue a metà strada tra il cinema e la radio; «A voi la linea», il varietà ai confini tra spettacolo e sport condotto alle 13,30 della domenica da Bruno Ventavoli e Maria Teresa Giarratano; «Camminare il mondo», la striscia quotidiana di Radiouno alle 13,30 per raccontare il mondo dalla parte dei barboni e dei bambini che ne stanno fuori. Il Forum di oggi è sulla musica: meglio Beno o meglio Ligabue? Simonetta Robiony

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma, Sanremo