Per i cartai contratto dimezzato

Per i cartai contratto dimezzato PRIMO TEST SULLE 35 ORE SII Soluzione ponte: 75 mila lire di aumento mensile e una tantum da 130 mila Per i cartai contratto dimezzato Dura 18 mesi, orario fermo in attesa della legge ROMA. Dopo un lungo braccio di ferro, è stato firmato il contratto nazionale dei 90 mila cartai e cartotecnici. Si tratta del primo dei contratti dell'«era delle 35 ore», in quanto la sua vigenza va dal 1° luglio 1997 al 30 giugno 2001. Ma l'accordo raggiunto è l'occasione per rinfocolare la polemica sulla riduzione d'orario. La trattativa per cartai e cartotecnici si era, infatti, bloccata sulla legge delle 35 ore. Assografica, Assocarta e Intersind, in linea con la posizione della Confindustria, chiedevano che fosse introdotta una «clausola di assorbimento» che consentisse" alle imprese di rientrare dell'eventuale aumento dei costi in seguito alla riduzione d'orario per legge che scatterà dal 2001. Per superare lo scoglio si è trovata una soluzione-ponte. La validità economica del primo biennio contrattuale è stata ridotta da 24 mesi a 18 mesi, mentre il capitolo dell'orario è stato stralciato: il nuovo regime verrà definito contrattualmente entro la scadenza del primo biennio e terrà conto anche della legge sulle 35 ore. Entro la stessa data verrà definito d valore economico dei sei mesi mancanti al completamento del primo biennio contrattuale. L'intesa prevede, infine, un incremento salariale di 75.000 lire per il 1998 e 130.000 lire di una tantum «non comprensive della già erogata scala carsica per la parte relativa al '97». «La prospettiva della legge sulle 35 ore - è stato il commento di Confindustria - ha dato un primo concreto segnale negativo nei rapporti contrattuali imponendo nel settore della carta un contratto dimezzato della durata di un anno anziché due. Il dimezzamento del contratto - per la prima volta dall'accordo del '93 è una forma di salvaguardia sostanziale contro i rischi di costi aggiuntivi derivanti dalle 35 ore per legge ed è la prima effettiva alterazione dello schema contrattuale frutto della concertazione».

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