Banche, in Borsa è febbre di fusioni

Banche, in Borsa è febbre di fusioni I titoli volano, i grandi banchieri ridisegnano la mappa del sistema creditizio italiano Banche, in Borsa è febbre di fusioni L Imi punta sul San Paolo, ma non chiude altre porte MILANO. I destini di Imi-San Paolo restano sempre avvolti nel mistero, ma la Borsa non demorde e continua a scommettere sul matrimonio. Ieri pochissimo è emerso dalla riunione del comitato esecutivo dell'istituto di viale dell'Arte, nel quale il direttore generale Rainer Masera ha illustrato diverse ipotesi di alleanza. Ma al listino il titolo del gruppo torinese ha continuato a correre mettendo a segno, dopo il più 3,92% di lunedì, un rialzo superiore al 6%. Oltre ad avviare l'esame della documentazione sul piano strategico, i vertici Imi hanno anticipato qualche dato sul preconsuntivo del bilancio 1997 che dovrebbe vedere un forte incremento - vicino al 30% - del dividendo, che nel '96 era stato di 550 lire. E hanno poi messo sul tavolo le diverse opzioni sul futuro dell'istituto che, stamane, verranno di nuovo ridiscusse nel consiglio di amministrazione fissato per le ore undici. i E' possibile che dalla riunione di oggi possa qundi emergere, se non altro, qualche indicazione più precisa sugli umori dei grandi azionisti Imi e soprattutto della Fondazione Cariplo. La quale, visto il parere non favorevole già espresso dal Montepaschi, si trova ad essere determinante per bloccare o dare via libera al piano di integrazione tra Imi e San Paolo di Torino che questo non è un mistero - sta molto a cuore al presidente dell'Imi, il torinese Luigi Arcuti. L'Imi infatti, anche in vista dell'euro, ritiene indispensabile integrarsi con una grande banca commerciale e non nasconde di considerare adatto allo scopo il San Paolo di Torino. Anche se, correttamente, la relazione Masera ipotizza più di una soluzione. Il pallino allindi è nelle mani di Giuseppe Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo, alla quale Cariplo Spa ha ceduto la partecipazione in Imi al momento dell'accordo con Ambroveneto. Anche se ieri a Roma, a rappresentare Cariplo nel comitato esecutivo dell'Imi c'era il presidente di Cariplo Spa Sandro Molinai-i, che della banca di Arcuti è vicepresidente. Sempre ieri, sul tavolo al quale sedevano i membri del comitato, c'era la lettera inviata da Guzzetti ai vertici Imi, nella quale si ribadisce che da parte di Cariplo non verranno meno comportamenti «solidali» per trovare per Imi il miglior posi¬ zionamento sul mercato, e si conclude invitando l'Imi a considerare una eventuale ipotesi di accordo col gruppo Intesa. Riuscirà Arcuti a portare avanti, tra questi «no» dichiarati e questi «sì» non ancora espliciti, la sua idea guida, ossia quella della fusione con quel San Paolo di cui era stato in anni passati presidente e al quale, inutile dirlo,' è sempre rimasto legato sentimentalmente? A Torino, gli azionisti San Paolo lo sperano, anche perché in caso contrario si vedrebbero costretti a rimettere mano al portafogli. Già per il dividendo 1997 la banca presieduta da Gianni Zandano dovrà quasi certamente attingere da riserve, se il matrimonio con la ricca Imi non va in porto, sarà impossibile evitare un aumento di capitale. Del resto nulla esclude che, alla fase uno della fusione Imi-San Paolo, segua più avanti una fase due che veda il nuovo polo allearsi ad un altro polo. Magari, perché no?, proprio Ambro-Cariplo. Rispetto al prezzo di conferimento pagato da Guzzetti a Cariplo Spa per il 10% dell'Imi (prezzo fissato nel maggio '97), la Fondazione vanta già una plusvalenza vicina ai 700 miliardi. Se, come si sussurra, la fusione di Imi in San Paolo avverrà sulla base di un valore uno a uno, per gli azionisti Imi ci sarà un altro guadagno. Se per qualche imprevista ragione la strada del matrimonio Imi-San Paolo si rivelasse impercorribile, il gruppo torinese potrà volgere le sue attenzioni in altre direzioni, ad esempio verso il polo Credit-Rolo. Interrogato a Londra sull'ipotesi San Paolo-Credit, il presidente del Consiglio Prodi ha osservato: «Dal punto di vista industriale, sarebbe una bella banca». Valeria Sacchi SANPA0L0-CREDIT SAN PAOLO: 349.959. 1318 BANCA INTESA 345.403 5370 I CRHMT.ROLO M0NTEPASCHI 148.395 130.275 2*4.383 ; 1468 UNiCREDITO [CRT-CASSA VERONA] 89.930 81.886 ! BANCO SICILIA 49.391 40.054 ARCUTI HA SEI STRADE TUTTE LE SCÉLTE j POSSIBILI DELL'IMI BANCO DI NAPOLI TOTALE ATTIVO [DATI INMIARDIj 334.010 ' ! E:NUMERO SPORTELLI 1606 COMIT 277.035 1409 BANCA DI ROMA 286.714 1630 : Milli