«Brava, una vera first lady» di Flavia Amabile

«Brava, una vera first lady» IL MINISTRO DELLE DONNE INISTRO Anna Finocchiaro, c'è una donna che davanti al mondo sta ingoiando amanti, scappatelle, tutto. Ma lei, se fosse al posto di quella donna, se la sentirebbe di fare la stessa cosa? «Esattamente la stessa». Ci spieghi il perché. «Hillary Clinton è un pezzo dell'amministrazione americana. Ha investito passione e fede politica in questo suo ruolo di first lady. Ne ha ricavato autorità, immagine, potere. Che tutto questo debba finire per un argomentare intorno alle avventure di suo marito mi sembra un prezzo troppo alto da pagare». Sta dicendo che è troppo innamorata del potere da perderlo per una semplice scappatella del marito? «No, perché non lo dice lei. Da donna abilissima quale è, è riuscita a evitare l'immagine di donna spietata, disposta, per il potere, a passare sopra uno dei valori della società statunitense, la fedeltà. Ha detto: "Da molto tempo ho capito «Brava, una vera first lady» La Finocchiaro: giusto difendere il partner che le sole persone che contano in un matrimonio sono le due che ne fanno parte. Io e Bill siamo quei due. E abbiamo l'uno per l'altro comprensione, accettazione e amore reciproco". Brava. Che cos'altro si può dire? In questo modo è riuscita a far capire che esiste anche qualcos'altro, una sfera personale. Una volta si distingueva fra personale e politico, lei no, lei ha rovesciato questa frattura». Ma è comunque il lato pubblico a prevalere. «Certo. Lei dice: "Io amo e credo in mio marito", ma subito aggiunge: "Amo e credo nell'America". Non è l'affetto coniugale o il ruolo di moglie a spingerla a intervenire, è un percorso politico. Difende gli Stati Uniti e se stessa, come first lady in grado di pensare e agire». Ci troviamo, insomma, di fronte a una nuova figura politica. «Sì, Hillary ha tirato fuori la donna politica che c'è in lei, la sua statura. Ha chiarito che è in atto una strategia precisa della destra fin dal '92. Ha detto: badate bene che su questa cosa non si gioca». E ha salvato gli Usa e, forse, il mondo da una crisi di proporzioni non indifferenti... «Ha dimostrato di essere una donna di governo di un Paese come gli Stati Uniti». Forse anche di essere il vero presidente... «Diciamo che ha dimostrato una capacità di progettualità politica altissima. E di essere una seria professionista, una donna che sa misurarsi con il potere e in grado di andare oltre il senso comune dell'America». E' un ruolo destinato a rafforzarsi? «Senza dubbio». E quello del presidente Clinton non rischia, invece, di affievolirsi? «No. Anche la figura di Clinton sarà rafforzata da questa vicenda. Nessun Presidente degli Stati Uniti è mai uscito vivo da un simile scandalo. E' un segnale di forza». Che di nuovo ha origine da Hillary. Esiste in Italia una donna in grado di reggere il confronto con la first lady americana? «Di sicuro. Anche molte». Ad esempio? «Nilde lotti e Palmiro Togliatti». Un esempio più attuale? «Flavia Prodi. E' una donna che ha un suo campo di lavoro, un'area in cui ha una sua autonomia, è affermata, riconosciuta e autorevole. E' una donna con un gran senso della famiglia e della solidarietà. Ed è una donna in grado di dare molta forza al marito». Flavia Amabile Il ministro delle Pari Opportunità Anna Finocchiaro

Persone citate: Anna Finocchiaro, Clinton, Delle Donne, Finocchiaro, Flavia Prodi, Hillary Clinton, Palmiro Togliatti

Luoghi citati: America, Italia, Stati Uniti, Usa