Soffiantini, si può pagare il riscatta

Soffiantini, si può pagare il riscatta La Procura di Brescia allenta la morsa. Il figlio dell'industriale: non vogliamo giudici intorno Soffiantini, si può pagare il riscatta Richiesta-choc per la donna rapita a Milano: 50 miliardi MILANO. «Siamo in bnea», giura il procuratore capo di Brescia Giancarlo Tarquini, che indaga sul sequestro Soffiantini. «C'è perfetta sintonia», conferma dopo quella raffica di inviti ad allentare la linea dura nella gestione delle indagini arrivati dal ministro Flick, dal ministro Napolitano e dal superprocuratore nazionale antimafia Vigna. Inviti pressanti, che iniziano ad avere effetto sui magistrati che da sette mesi cercano di venire a capo del sequestro di Giuseppe Soffiantini. Un'ipotesi si fa strada: quella di concedere il pagamento controllato del riscatto. Intanto, a oltre un mese dal rapimento di Alessandra Vavassori Sgarella, l'imprenditrice scomparsa 1* 11 dicembre, è arrivata la prima richiesta di riscatto: cinquanta miliardi. La telefonata, che gli inquirenti giudicano attendìbile, è giunta a un dipendente dell'azienda di famiglia. Bologna Colonnello e Grignettl A PAG. 7

Persone citate: Alessandra Vavassori Sgarella, Flick, Giancarlo Tarquini, Giuseppe Soffiantini, Napolitano, Soffiantini

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Milano