Dal Forex un coro «Troppi ritardi»

Dal Forex un coro «Troppi ritardi» Sos banche Dal Forex un coro «Troppi ritardi» NAPOLI. Il sistema bancario italiano è ancora in grosso ritardo rispetto alla concorrenza. Mentre l'euro si avvicina, il sistema creditizio italiano - ha rimarcato Lanfranco Turci responsabile economico e finanziario del pds e deputato in commissione Finanze della Camera - rischia di arrivare assolutamente impreparato alla moneta unica: «Negli ultimi due anni sono stati avviati processi di trasformazione - ha detto Turci ieri a Napoli in occasione della seconda giornata del convegno del Forex - ma ancora poco è stato fatto. Molte trasformazioni dovranno svolgersi non nei prossimi anni, ma nei prossimi mesi», L'operazione di integrazione della Bnl «è una importante accelerazione del processo. Ce ne prendiamo il merito come forza politica: abbiamo detto che il sistema bancario era diventato un peso per il nostro Paese. A differenza dell'opinione comune che le considerava ricche e opulente». Sugli effetti dell'euro sul sistema finanziario italiano si è soffermato in particolare l'amministratore delegato della Bnl, Davide Croff : «I costi dell'euro - ha rilevato Croff - sono certi, i benefici presentano ampi margini di incertezza». Tra gli eventi certi Croff ha inserito la convergenza dei tassi di interesse e i suoi effetti sul margine di intermediazione delle aziende di credito, «un effetto che stiamo già sperimentando e che tocca D cuore dell'attività bancaria». Tutte le conseguenze dell'euro, per Croff, riportano al concetto di concorrenza che in Italia non è stata ancora sperimentata. Saranno necessari, secondo l'amministratore delegato della Bnl «processi di ristrutturazione e di riposizionamento strategico delle aziende di credito che dovranno avere un dimensionamento maggiore». Un ripensamento globale, quindi, della strategia aziendale: «Non piccoli aggiustamenti - ha concluso - non bastano le pulizie di Pasqua, ci vogliono traslochi». Per l'amministratore delegato della Ras, Attilio Lentati, il sistema bancario dovrà fare i conti con la scomparsa di alcune attività tradizionali, ad esempio quella dei cambi per transazioni commerciali e deve essere quindi fortemente innovativo in altri settori come l'intermediazione nel mercato dei capitali. Per Gianfranco Imperatori, presidente del Mediocredito, l'euro «creerà stabilità, forza, ma non garantirà sviluppo», le banche italiane hanno quindi «un grande ruolo per scongiurare questo rischio che inevitabilmente le emarginerebbe».

Persone citate: Attilio Lentati, Croff, Davide Croff, Gianfranco Imperatori, Lanfranco Turci, Turci

Luoghi citati: Italia, Napoli