Napoli dice sì alla domenica senza le auto di F. M.

Napoli dice sì alla domenica senza le auto Poche multe all'esordio Napoli dice sì alla domenica senza le auto NAPOLI. C'è chi ha allargato le braccia come a dire: «Pazienza, ci ho provato ma mi è andata male», e chi invece ha preferito fare l'indiano davanti al vigile: «Divieto di circolazione? Non ne so niente». Eppure anche i muri sapevano che ieri mattina Napoli avrebbe sperimentato lo stop alle auto, con o senza marmitta catalitica: giornali e tv locali ne parlavano da giorni e il Comune ha fatto affiggere migliaia di manifesti per le strade. Dalle 10 alle 13 le vie deserte sono state occupate dapprima da sparute avanguardie di pedoni dall'aria smarrita e guardinga, poi da un esercito di uomini, donne e soprattutto bambini, felici di respirare aria pulita e liberi dalla morsa del traffico. Per un giorno Napoli è sembrata tornare indietro di venticinque anni, ai tempi dell'austerity imposta dal governo. Solo che questa volta il caro-petrolio non c'entra niente. Il dispositivo studiato dal sindaco Antonio Bassolino e dall'assessore alla mobilità, Massimo Paolucci, è un'arma per combattere l'inquinamento da gas di scarico. H divieto di transito a tutti i veicoli, tranne quelli «a emissione nulla», sarà in vigore per una sola domenica al mese. Guai ai trasgressori: la multa è di 117.500 lire. Ieri i vigili urbani sguinzagliati in tutta la città hanno bloccato 3022 irriducibili del volante. Quasi tutti i multati sono stati sorpresi in periferia o agli svincoli della tangenziale. Per la verità ai «fuorilegge», almeno a coloro che non vivono nella provincia di Napoli, va riconosciuta una piccola attenuante: ai caselli autostradali non è stato affisso nemmeno un avviso del divieto, sebbene il Comune avesse promesso un'informazione capillare anche per i non residenti. Le domeniche a piedi fanno parte di una vasta campagna varata dalla giunta contro la piaga dell'inquinamento. Ogni mercoledì, dalle 9 alle 17, il divieto di circolazione colpisce solo le auto con marmitte non catalitiche, mentre è aumentato il numero delle strade del centro antico dichiarate off-limits per tutte le macchine durante i weekend. Il Comune, inoltre, ha preannunciato controlli severissimi dei gas di scarico emessi dalle vetture più vecchie. L'assessore alla mobilità, Mario Paolucci, è soddisfatto: «La stragrande maggioranza dei napoletani ha capito e condiviso lo spirito della nostra iniziativa», dice. Canta vittoria anche il sindaco Bassolino: «La città ha risposto in modo straordinario. Per una domenica al mese restituiremo Napoli con le sue strade e i suoi monumenti a tutti coloro che vorranno guardarla e arnmirarla in modo diverso dal solito». E' invece indignato il senatore di FI e membro della commissione di vigilanza della Rai Emidio Novi: «Le entusiastiche cronache del Tg3 della Campania nascondono una drammatica realtà. Napoli è la città d'Italia in cui si muore di più per cancro al polmone», [f. m.]

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Emidio Novi, Mario Paolucci, Massimo Paolucci

Luoghi citati: Campania, Italia, Napoli