«Archivi conservati male: addio verità sulle stragi» di R. Cri.

«Archivi conservati male: addio verità sulle stragi» Viminale, Gualtieri denuncia «Archivi conservati male: addio verità sulle stragi» ROMA. Archivi brutti, verità nascosta. Documenti «violentati e contraffatti». Atti ufficiali resi incomprensibili. E' il disordine al servizio dell'Ingiustizia. Gli archivi del Viminale sono messi così male, che l'ex presidente della Commissione parlamentare sulle stragi e il terrorismo, Libero Gualtieri, ha preso carta e penna e l'ha denunciato ai suoi colleghi: «Il danno arrecato con il modo vergognoso con cui sono stati gestiti gli archivi, un danno di verità e di conoscenza, è enorme». In particolare, è stata la vicenda archivi di via Appia, ritrovati nell'ottobre '96 e affrontata dal rapporto Caramazza, a spingere Gualtieri a fare questo passo. Scrive Gualtieri: «Se anche oggi riuscissimo a fare approvare per legge l'apertura degli archivi dal 1945 al 1980 li si troverebbe svuotati, violentati e contraffatti». A Napolitano l'ex presidente chiede l'avvio dell'intero sistema che deve presiedere alla corretta tenuta degli archivi e di far conoscere i nomi delle commissioni di sorveglianza che dovranno controllare questo lavoro. Infatti, conclude, «di tutti i danni che il Paese ha subito negli anni delle stragi e dei terrorismi, quello che più pesa è il disegno di non far mai sapere chi sono stati coloro che hanno cercato di colpire la democrazia e le regole delle Ubere istituzioni». Gualtieri ricostruisce la situazione normativa attuale e il giudizio negativo espresso dalla relazione Caramazza, nata dal ritrovamento di un archivio parallelo, conservato malissimo, in locali sulla via Appia, a Roma. L'ingente materiale ritrovato apparve subito, nota Gualitieri, «sottratto alle più elementari regole di custodia e di classificazione e, cosa ancor più grave, sottratto a quegli organi della Magistratura e del Parlamento che erano impegnati nelle inchieste sul terrorismo e le stragi». E la relazione finale della commissione amministrativa quando arrivò a San Macuto lasciò un giudizio che, rileva Gualtieri, era netto: «L'esplicita dichiarazione che quanto è accaduto non poteva assolutamente accadere». Il senatore della Sinistra Democratica, che ora guida la commissione Difesa, ha fatto sua questa conclusione, e va anche oltre. Sottolinea Gualtieri: «dalla relazione Caramazza emerge un quadro di totale stravolgimento delle norme fissate dalla legge e disciplinate dai regolamenti, e di completa rinuncia alle funzioni di controllo e di sorveglianza da parte degli organi a ciò preposti... Ci si trova di fronte a comportamenti presumibilmente in contrasto con le norme del corretto operare amministrativo, quando non addirittura del codice penale». [r. cri.]

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