Dal giardino del ristorante spuntano un corpo e un giallo

Dal giardino del ristorante spuntano un corpo e un giallo Vicenza: la vittima sarebbe un cameriere sparito un anno fa Dal giardino del ristorante spuntano un corpo e un giallo VICENZA. Per tutta l'estate in quel giardino i clienti hanno chiacchierato tra pizze Margherita e boccali di birra. Senza sapere che sotto 20 centimetri di terra, qualche metro più in là, dell'ex cameriere Gianluca Cardia, 22 anni, di Capoterra in provincia di Cagliari, sparito senza lasciare traccia un anno fa, non restavano che le ossa. Chiuse in un sacchetto dell'immondizia assieme al mistero della sua morte. Il corpo è stato scoperto per caso, quando l'altro ieri uno dei nuovi titolari del locale su una piccola ruspa stava sistemando il parcheggio del ristorante birreria «Pedavena» di Vicenza, a ridosso della ferrovia. La classica scena: la miniruspa che solleva quel fagotto nero, l'odore che esce dal sacchetto rotto, la vista dello scheletro, l'arrivo della questura. Ci sono una tuta da ginnastica blu, una scarpa, un orologio sportivo, una scheda telefonica. Ma poi salta fuori anche un pezzo di carta d'identità, dove si legge la parola «Cagliari», una patente e un libretto di lavoro. Gianluca Cardia? I nuovi proprietari del ((Pedavena» allargano le braccia, loro sono appena entrati. Così tocca ad Ugo Astarita, l'ex titolare, ricordare il va e vieni di camerieri e pizzaioli nel locale che ha gestito per anni. Soprattutto di Cardia, ragazzo tranquillo e taciturno, dicono, ma disponibile e serio. Ha lavorato nella birreria per più di un anno, e ci dormiva anche, nelle camere sopra il ristorante assieme agli altri dipendenti, quasi tutti ragazzi arrivati dal Sud per non restare disoccupati. Nel dicembre del '96 dice che ha trovato lavoro in Germania attraverso un'inserzione su un giornale, saluta tutti e torna in Sardegna. Ma a gennaio è a Vicenza per ritirare la hquidazione. Dorme nella sua stanza, sopra il ristorante, dove ha lasciato vestiti e bagagli. E da lì è il silenzio assoluto. La famiglia denuncia la scomparsa a luglio. Gli mquirenti della squadra mobile: «Cerchiamo nell'ambiente di lavoro, tra gli amici. Una rapina per i soldi della hquidazione? L'aveva ritirata, pochi milioni. L'impressione è che non ci sia stata premeditazione ma sia successo qualcosa di imprevisto. Se no non avrebbero lasciato i documenti del morto nelle tasche della tuta». Alessandro Mognon

Persone citate: Alessandro Mognon, Cardia, Gianluca Cardia, Ugo Astarita