II corpo di un neonato nascosto tra la legna

II corpo di un neonato nascosto tra la legna Dramma in un piccolo centro del Materano II corpo di un neonato nascosto tra la legna Era stato partorito prematuramente Caccia alla madre negli ospedali MATERA. Un fagotto di pochi etti, adagiato a metà altezza su una catasta di legna da ardere; da quella che sembrava una sorta di culla di ovatta emergevano da un lato i piedini e dall'altro la testolina; il bianco dell'ovatta e quello della morte si sono rivelati insieme alla signora Angela Lisanti di Salandra, in provincia di Matera, un paesino di qualche migliaio di anime. La signora era intenta a fare il salame, come si usa al Sud di questi tempi, con tutta la famiglia riunita che partecipava ad un rito che resiste al tempo. E' uscita insieme al suo bambino ieri pomeriggio intorno alle tre per prendere una bracciata di legna accatastata sulla strada per alimentare il fuoco; e dall'interno e in tutto il vicinato si è sentito un urlo. La signora Angela, 40 anni, tre figli, aveva appena sollevato il telone verde sistemato per riparare la legna dalla pioggia e ha visto. Il bambino ha creduto si trattasse della bambola della sorella, ma la mamma non ha avuto dubbi: un neonato morto. Racconta la donna: «Sono scappata in casa, è stata mia cognata a chiamare i carabinieri, ho capito subito che il piccolo era morto, ma sembrava più adagiato che gettato sulla legna; l'ovatta era bianchissima, non ho visto sangue. Devono averlo portato qualche ora prima perché alle dieci di mattina quando sono uscita per prendere altra legna non c'era niente». Sono arrivati i carabinieri, la via Di Vittorio, dove abita la signora, è stata transennata per La donnha trovatol'ho scper una a che lo all'inizio mbiato bambola riparare il piccolo dagli sguardi dei curiosi che dall'intero paese si sono riversati sul posto. Dalle 15, quando è avvenuta la scoperta, il neonato è rimasto tra la legna fino alle 19, quando è stato rimosso dietro l'autorizzazione della magistratura. Ora l'autopsia dovrà chiarire anche l'ora della morte. Poche le notizie trapelate; i carabinieri si muovono alla ricerca di una donna che deve aver partorito nella mattinata di ieri, probabilmente in una casa di Salandra. Tra l'altro si è saputo che si è trattato di un parto prematuro, il piccolo dev'essere nato di sei-sette mesi perché il corpo pesava appena 600 grammi ed era lungo 35 centimetri. Era un maschietto, questi gli unici segni di identificazione di un neonato senza nome, senza madre e senza affetto. Il cordone ombelicale, si è saputo in serata, è stato strappato, segno della volontà di uccidere. Non si è tuttavia in grado di affermare ora se sia stato portato in via Di Vittorio già morto o se sia spirato sulla catasta di legna. Nella stessa via poco più avanti c'è un cassonetto della spazzatura, e forse doveva essere proprio quella la destinazione finale del piccolo. I carabinieri stanno ora indagando anche nei paesi vicini e negli ospedali della zona, per vedere se sia stata ricoverata in giornata una donna reduce da un parto casalingo. Anche le farmacie sono allertate, per identificare questa madre. Edmondo Soave La donna che lo ha trovato: all'inizio l'ho scambiato per una bambola

Persone citate: Angela Lisanti, Salandra

Luoghi citati: Matera