Di nuovo in carcere Celik l'uomo dei misteri turchi

Di nuovo in carcere Celik l'uomo dei misteri turchi ANKARA Fu processato e assolto come complice di Ali Agca Di nuovo in carcere Celik l'uomo dei misteri turchi ROMA. Orai Celik, sospettato di essere il secondo uomo dell'attentato contro Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981, è stato arrestato ieri dalla polizia turca. Assolto per insufficienza di prove al termine del primo processo per l'attentato al Papa, il nome di Orai Celik, considerato uno dei capi dell'organizzazione terroristica denominata «Lupi Grigi», è stato sempre presente negli atti delle inchieste che si sono susseguite sui fatti di piazza San Pietro. A chiamare in causa Celik, come suo presunto complice, fu Mehmet Ali Agca, l'uomo che sta scontando l'ergastolo per l'attentato al Papa. Solo nel 1993, tuttavia, la magistratura romana riuscì a individuarlo. Il turco, sotto il falso nome di Athes Bedri, era infatti detenuto in Francia per un traffico di sostanze stupefacenti. L'iter per l'estradizione in Italia fu piuttosto lungo. Alla fi¬ ne Celik arrivò a Roma. La sua presenza in piazza San Pietro è rimasta sempre un mistero irrisolto: le continue e contraddittorie versioni fornite da Agca, accompagnate dagli scarsi riscontri su quella presunta complicità, hanno infatti impedito di chiarirne la posizione. L'uomo è anche mquisito nel caso del giornalista Abdi Ipecki, ucciso nel 1979, secondo l'atto di accusa in collaborazione con Ali Agca. Arrestato per l'assassinio di Ipecki, era stato però liberato l'anno successivo, dopo che il testimone chiave aveva ritrattato e alcuni documenti erano scomparsi dal dossier del tribunale. Secondo l'atto di accusa, Celik aveva organizzato l'omicidio e fornito l'arma ad Agca rientrandone in possesso e scomparendo subito dopo il defitto: uno scenario molto simile a quello ipotizzato per l'attentato in piazza 2an Pietro. [Ansa]

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