L'istigatrice

L'istigatrice L'istigatrice «Le dissi: Tripp registra tutto» NEW YORK. Circondata dalle telecamere su un marciapiede di New York, l'agente letteraria Lucianne Goldberg ha detto ieri di aver istigato Linda Tripp a registrare le telefonate della Lewinsky «per aiutare un'amica in difficolta». «Linda venne da me a settembre dell'anno scorso. Nessuno le voleva credere e lei era spaventata. Le ho detto: non hai niente in mano, non hai lettere, documenti. E' solo la tua parola contro il resto del mondo. Lei si è convinta a fare le registrazioni ma ha accettato con riluttanza. E' una signora, le vere signore non registrano le telefonate», ha detto la Goldberg che in gioventù, all'epoca del Watergate, fece l'informatrice per la campagna del presidente Richard Nixon. Secondo la donna, la Tripp temeva di perdere il lavoro dopo che l'avvocato di Bill Clinton Richard Bennet l'aveva accusata di mentire a proposito di un'altra presunta preda del Presidente Usa, Kathleen Willey: «E il suo posto era di nomina presidenziale». [Ansa] Qui accanto l'ex capo di gabinetto della Casa Bianca Leon Panetta e Chelsea la figlia del Presidente

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