Di Bella apre i suoi archivi di Daniela Daniele

Di Bella apre i suoi archivi Polemica la Regione Lombardia, Formigoni: poco un solo ospedale per la sperimentazione Di Bella apre i suoi archivi E crollerà il prezzo della somatostatina ROMA. Il prezzo della somatostatina potrebbe crollare nel giro di pochi giorni. «Un paio di settimane - precisa Ivano Camponeschi, portavoce del professor Luigi Di Bella - e poi, grazie a un accordo con i preparatori galenici, si potranno trovare 3 milhgrammi di somatostatina a 16.350 lire». I farmacisti coinvolti sono per ora soltanto una decina, in tutto il Paese. «Ma siamo certi - assicura Camponeschi - che presto diventeranno molti di più». Il professor Di Bella ha dato, intanto, la propria disponibihtà all'accesso ai dati contenuti nella propria documentazione clinica. Il fisiologo ha dato il suo consenso, durante la riunione di giovedì a Bologna con la commissione oncologica, "ma ha chiesto la riservatezza dei dati personali dei malati. Nei prossimi giorni, alcuni componenti la commissione esamineranno le sue cartelle cliniche. Altre novità potrebbero giungere dal Tar del Lazio che, lunedì prossimo, dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal Codacons che chiede la fornitura gratis di somatostatina a tutti i malati di tumore negii ospedali. Sempre tesi, poi, i rapporti tra la Lombardia e il ministero della Sanità. La Regione minaccia di non ritirare la delibera per il via alla somministrazione gratuita e controllata di somatostatina e octreotide ai malati lombardi. «Se le notizie di una sperimentazione concessa solo a 12 ospedali in tutta Italia e a 600 pazienti fossero confermate (ma mi auguro che siano smentite) - ha detto il presidente Roberto Formigoni ai giornalisti - saremmo di fronte a un atto gravissimo». E ha continuato: «Penso alla mortificazione che subirebbero i cittadini lombardi, che sono un quinto della popolazione italiana (in tutta la regione solo un ospedale avrebbe la sperimentazione). In secondo luogo perché con una simile decisione restrittiva il ministro romperebbe l'accordo raggiunto in sede di conferenza Stato-Regioni: si era detto "almeno una struttura per regione"». Pronta e immediata la risposta di Rosy Bindi: le Regioni hanno rimesso alla comunità scientifica tutte le valutazioni di merito riguardo ai trattamenti relativi al metodo proposto dal professor Di Bella. E la comunità scientifica ha deciso il numero di pazienti da coinvolgere. Il dove, il come e il quando. «Nella riunione che si è tenuta giovedì a Bologna - aggiunge il ministro - il gruppo di lavoro coordinato dai professori Umberto Veronesi e Lorenzo Tomatis, ha messo a punto con il professor Di Bella tutti gh aspetti scientifici e organizzativi della sperimentazione, accogliendo anche le indicazioni delle Regioni». E' stato deciso, infatti, di affiancare allo studio che coinvolgerà circa 600 pazienti, uno studio "di osservazione" allargato ad altri 2000 pazienti che rispondano ai criteri stabihti nei 9 protocolli. Ma la guerra tra gh oncologi e Di Bella non è finita. Ci pensa Umberto Tirelh, oncologo dell'Istituto Tumori di Aviano, a spa rare un'altra bordata: «Di Bella usa una sostanza che si chiama endoxan, un chemioterapico. Dato in quella maniera, cioè a basse dosi per giorni, per mesi e addirittura per anni è concerogeno, cioè, provoca tumori». E aggiunge: «Se il "signor" Di Bella non lo sa o suo figlio non lo sa, vadano a leggere le riviste medi che, se sanno leggere le riviste mediche». «Curioso questo Tirelh - ribatte Camponeschi -: fino a poco tempo fa diceva che erano i chemioterapici presenti neUa terapia Di Bella a fare le guarigioni. Ora dice il contrario... E pensare che quelli come lui usano i chemioterapici a grammi e Di Bella a milligrammi». Daniela Daniele Il professor Luigi Di Bella apre i suoi archivi e permette lo studio delle cartelle cliniche

Luoghi citati: Aviano, Bologna, Italia, Lazio, Lombardia, Roma