«Salvato» il cane ignorato il bimbo

«Salvato» il cane ignorato il bimbo Ascoli, padre denuncia il Comune «Salvato» il cane ignorato il bimbo ASCOLI PICENO. Disoccupato e costretto a vivere in un alloggio antigienico e fatiscente, chiede un'abitazione adeguata per il figlio di un anno affetto da una grave cardiopatia congenita, ma il Comune si preoccupa di «salvare» un cane che vive in casa sua e non il bambino. Questa la storia che emerge da un esposto presentato alla procura dal padre del piccolo, Giovanni De Vincentis, 46 anni: sostiene di aver ricevuto un decreto penale con cui la pretura ascolana lo condanna al pagamento di un milione di ammenda «per aver detenuto un cane in condizioni incompatibili con la sua natura». «Si trattava di un cane ferito - spiega - che avevo trovato per strada e ho portato in casa perché mi faceva pena. Nel frattempo dovevo seguire il bambino ed è accaduto che un giorno, quando eravamo assenti da casa, il cane si è lamentato e sono immediatamente accorsi i vigili urbani e tanti altri per "salvarlo". Noto però - commenta il disoccupato - che mentre il Comune è intervenuto immediatamente in aiuto del cane che si lamentava, altrettanto non fa per mio figlio malato al cuore, che soffre maledettamente in quell'ambiente umido e malsano». Nell'esposto De Vincentis riporta il certificato medico stilato da un pediatra. [Ansa]

Persone citate: De Vincentis, Giovanni De Vincentis

Luoghi citati: Ascoli Piceno