Scalfaro concede la grazia a 4 terroristi altoatesini di Re. Ri.

Scalfaro concede la grazia a 4 terroristi altoatesini «Sofri? C'è un procedimento giudiziario in corso» Scalfaro concede la grazia a 4 terroristi altoatesini LEVOCA. Un regalo leggero come un foglio eppure pesante quanto un masso tolto dalla strada della tensione: Scalfaro lo porge al Presidente austriaco Kleistil nella prima giornata del vertice che riunisce i Capi di Stato del Centro Europa. Il breve documento annuncia la grazia a 4 terroristi: tre che, negli Anni Sessanta, incendiarono con attentati l'Alto Adige, un altro che si macchiò, nel 1984, di un reato «alquanto lieve». Da oggi potranno rientrare dalla latitanza nella quale si erano rifugiati. Nessuno spiraglio di perdono, invece, per un altro carcerato a causa di reati di terrorismo: Sofri. Il Presidente ribadisce ciò che, alla fine dell'anno scorso, scrisse a Violante e a Mancino: non spetta a me intervenire con un prowedimento che suonerebbe quasi come un quarto grado di giudizio. E poi: «Non entro in un caso che, come ho già detto, è delicato sotto il profilo umano e giuridico. Mi risulta che c'è in corso una richiesta di revisione del processo, ci sono altri passi procedurali da compiere». Altro è il discorso per i quattro «patrioti» che Scalfaro ha «regalato», ieri, al collega austriaco. «Tre sono responsabili di episodi che risalgono a più di trent'anni fa. L'ultimo di un fatto di minor conto. E nessuno si è macchiato di sangue innocente». Sono Peter Matern, condannato a 13 anni e 4 mesi, Wolfgang Pfaundler che doveva scontare 20 anni eli mesi, Enrico Klier (20 anni e 11 mesi) e Gerhard Pfeffer (5 anni e 8 mesi). Un aneddoto curioso: Pfaundler, cinque anni fa, durante una visita del Presidente in Austria, ardì un gesto che suonava come estrema provocazione: strinse la mano a Scalfaro che ricambiò sorridendo il saluto di questo sconosciuto. E Kleistil ha ringraziato: ((Attendevamo da tempo un gesto di questo genere, segno degli amichevoli rapporti tra i nostri due Paesi. L'augurio è che il passo sigli la soluzione definitiva del contenzioso Austria-Italia». [re. ri.]

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