I LETTORI CHE NON CREDONO PIÙ' di Guido Ceronetti

I LETTORI CHE NON CREDONO PIÙ' CERONETTIEI GIORNALI I LETTORI CHE NON CREDONO PIÙ' UNA lettrice ha scritto da Cuneo: «Ho smesso da tempo di leggere il giornale ogni giorno e sicuramente ci ho guadagnato in salute». Questa regola d'igiene mentale è ineccepibile. Neppure i giornali la contestano: «Sappiamo di essere materia patogena, e tu fai bene a non leggerci tutti i giorni. Quello che ti chiediamo è di comprarci tutti i giorni». E' una risposta segreta, ritenuta impubblicabile. In fondo, però, a questo cinismo non dichiarato c'è un dispiacere, una frustrazione, un desiderio di essere, dopo comprati, anche letti, perché non sono, neppure loro, dei vuoti d'anima, e anche lì c'è un Io che patisce lo stritolamento generale e una «Psiche in agonia per farsi tua», dissimulata diet,. j la frenesia, il balletto ubriaco dei titoli e delle colonne. Ricordavo, scrivendo tempo fa di questo, un pezzo che mi aveva colpito di Piero Ottone: metteva in guardia i nostri quotidiani dall'asservimento ai ritmi e agli stili della TV e faceva l'esempio di quei giornali americani che stavano cambiando rotta, abbandonando il modello televisivo e pigliando per le corna il tremendo toro della realtà soggiacente alla notizia, molto più vicina ai bisogni dei lettori. La mia aggiunta a quanto sopra sarebbe (e mi scuso di ripetermi): c'è un sotterraneo mutamento,/>er loca subcaua terrae, un grande movimento come quando si preparano i terremoti, che ha luogo nell'anima collettiva, portate l'attenzione e l'ascolto su questo, dal percepirlo tempestivamente dipende (forse) la vostra stessa sopravvivenza. Lettori catturabili con dieci pagine su Lady Diana - come ha rilevato Eugenio Scalfari - e altrettante sulle partite, questi ci saranno sempre, ma non sono «lettori che contano», quelli che segnalano telefonicamente agli amici un certo articolo appena letto, il popolo di anime che avvertono lo scricchiolio tellurico in movimento dentro di sé e vogliono essere trattati con riguardo, non inebetiti dalle frustate di Guido Ceronetti CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA

Persone citate: Diana, Eugenio Scalfari, Piero Ottone

Luoghi citati: Cuneo