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Emozioni Emozioni EmoSPESSO ho detto pubblicamente, in luoghi e sedi non sospette, quanto sia importante e piacevole l'appuntamento con Torino per tutti noi. E' stata la prima città ad adottarmi, ed è stata molto sollecita a smentire un antico luogo comune che la raffigura fredda e distaccata. Altro che! Qui a Torino ci sono stati dei concerti di un calore enorme, per quanto mi riguarda, e ho conosciuto un sacco di persone piacevoli. Anche questa volta ci siamo: stiamo per arrivare, e anche questa volta credo di aver preparato un piatto piuttosto ricco, con una band allargata, nuove canzoni, grandi carrellate su quelle più conosciute, nuove luci, insomma, dovremmo divertirci tutti insieme come al zioni solito. Mi farà piacere riconoscere volti di persone che stanno crescendo con me, che cantano le «nostre» canzoni da tanto tempo, e che magari porteranno con loro dei volti nuovi, un nuovo amico, una nuova fidanzta o, chissà, un figlio che nel frattempo ha raggiunto l'età da concerto. Perché il concerto è una delle ultime emozioni insostituibili di un mondo nel quale parliamo via Internet con uno di Sydney e non sappiamo chi è il nostro vicino di pianerottolo. Teniamoceli stretti, i concerti, e beati voi che potrete vederlo, quello di lunedì prossimo. Io dovrò accontentarmi di stare sul palco. Enrico Ruggeri