TRE GRANDI PER SCHUMANN

TRE GRANDI PER SCHUMANN UNIONE MUSICALE TRE GRANDI PER SCHUMANN Michel Portai, Gerard Caussé e Mikhail Rudy mercoledì 28 Lm IMPORTANTE omaggio che l'Unione Musicale dedica a Robert Schumann (mercoledì 28, serie pari, Auditorium Rai, ore 21) ha come protagonisti tre musicisti di alto rango, il clarinettista Michel Portai, il violista Gerard Caussé e il pianista Mikhail Rudy. Si sarebbe tentati di presentarli come un trio, ma la definizione risulterebbe piuttosto imprecisa sia perché un trio vero e proprio si costituisce solo nella seconda parte del concerto, quando vengono eseguiti 1'«Omaggio a Robert Schumann» di Gyòrgy Kurtàg e le quattro miniature «Màrchenerzàhlungen» op. 132 di Schumann; sia in quanto i tre musicisti conducono anche carriere autonome e brillano da lungo tempo di luce propria. Gerard Caussé, la viola del gruppo, ha nell'animo la musica da camera: a parte la sua attività solistica, è fondatore di un quartetto famoso, «Ainsi la nuit»; si è fatto apprezzare per la bellezza del suono e per l'inesauribile interesse per tutti i repertori, da quello ultraclassico mozartiano a quello moderno e contemporaneo. Come Caussé, anche Michel Portai, il clarinettista, ama alternare il lavoro solistico con quello cameristico. La sua carriera internazionale è ormai lunga: risale infatti al '59 il Primo Premio vinto al Conservatorio di Parigi. In seguito ha collaborato con illustri musicisti Bruno Canino, Wilhelm Kempff, il Quartetto Melos tra gli altri - e ha determinato il suo stile interpretativo, fatto di pudore e intelligenza, pulizia tecnica e capacità di abbandono; uno stile che lo ha fatto eccellere nel repertorio contemporaneo. E infine Mikhail Rudy, il pia- nista: russo - è nato a Tashkent e ha studiato nel prestigioso Conservatorio di Mosca - ventitré anni fa ha vinto il concorso «Marguerite Long» di Parigi e da allora si è stabilito in Francia, entrando in contatto con molti dei massimi concertisti e a sua volta iniziando una eccellente attività internazionale. Le pagine in programma costituiscono, nel loro insieme, un significativo tributo all'arte di Schumann; o per lo meno a un particolare aspetto della sua vasta produzione, quello collegato ai lavori per piccolo complesso cameristico. «I Màrchenbilder» per viola e pianoforte op. 113, posti in apertura di serata, sono quattro pezzi per molti versi paradigmatici: per l'evidente presenza di pretesti lettali più o meno dissimulati, che condizionano il divenire poetico delle composizioni: per la sincerità dell'ispirazione; per la bellezza lineare e semplice delle melodie. Discorso analogo meritano gli altri titoli del concerto: i «Phantasiestùcke» per clarinetto e pianoforte op. 73 - notevoli per lo slancio lirico e la solidità dell'impianto -, «Drei Romanzen» pei' clarinetto e pianoforte op. 94 e i «Màrchenerzàhlungen» che concludono il tutto; inframezzati, come dicevamo, da quell'«omaggio a Schumann» che il musicista ungherese Kurtag ha costruito pensando al destino tragico del compositore tedesco e al suo straordinario mondo interiore. I biglietti per i non abbonati, in platea e balconata, costano 35 mila lire; mezz'ora prima dei concerto verranno messi in vendita gli ingressi a 25 mila lire (informazioni al 54.45.23).

Luoghi citati: Francia, Mosca, Parigi