ESILIO E NOMADISMO
ESILIO E NOMADISMO ESILIO E NOMADISMO Teatro, film e musica in rassegna S'inaugura il22 con Moni Ovadia LA lontananza dal proprio paese di origine, la vita spesa in un pellegrinaggio incessante lungo i percorsi del mondo. Due motivi intrecciati nella cultura d'oggi e connessi ai temi del razzismo e dell'intolleranza, quelli affrontati da Teatrosfera con la rassegna «Esilio e Nomadismo», al via dal 22 gennaio. La manifestazione, realizzata con il contributo di Comune e Regione, include appuntamenti di teatro, cinema e musica. Per propiziare la «partecipazio-. ne di culture diverse», ecco dunque un variegato calendario dalle varie risonanze etniche. Si comincia, il 22 gennaio alle 21 al Teatro Monterosa (biglietti a 15 mila lire, informazioni al 247.44.69), con Moni Ovadia, acclamato cantore della tradizione yiddish. «Il teatro dell'esìlio» è il titolo del recital di Ovadia che spiega: «Per molti anni ho viaggiato nel mondo "scomparso" dell'ebraismo est-europeo, attraversando quel territorio pulsante di vita, fervore, umorismo, utopia e fede, perseguendo con accanimento uno scopo: far rivivere quel mondo reciso». Seguirà; il 3 febbraio alle 21, sempre al Monterosa, la proiezione del lungometraggio «Latcho Drom» del regista gitano-algerino Tony Gatlif : film dedicato a generi e stili musicali riconducibili alla tradizione storico-musicale delle popolazioni tzigane. L' 11 febbraio, concerto di musiche zingare con l'Alejrian Group in «Gijem Gijem». Le tradizioni musicali dei Balcani saranno, invece, protagoniste, la sera del 28 febbraio ad Alfa Tea- tro, con il gruppo Barbapedana di Treviso nello spettacolo-concerto «Sherele». Il 3 marzo alle 21 Monterosa, proiezione di «Remzija», documentario realizzato da Mimmo Calopresti nel '92 e dedicato al racconto di una zingara rom. Seguirà, alle 21,30, un concerto del gruppo jugoslavo Orkestra Sumadija. Al Sermig, i due appuntamenti successivi: il 19 marzo alle 21 con la Compagnia Bonawentura in «Merima», spettacolo di e con Barbara Della Polla, anche regista con Daria Cerqueni: racconto dell'esperienza di una giornalista, profuga da Sarajevo. Il 30 marzo alle 21, Teatrosfera in «Rom», festa-spettacolo in omaggio alla cultura zingara. Parallelalmente alla rassegna per il pubblico, Teatrosfera organizza pure il ciclo «Il Teatro dell'incontro», dedicato alle medesime tematiche e rivolto a studenti delle superiori. [si. fi:.]. Moni Ovadia in ><ll teatro dell'esilio» al Monterosa Nella foto in alto Antonio Albanese
Persone citate: Antonio Albanese, Barbara Della Polla, Daria Cerqueni, Mimmo Calopresti, Moni Ovadia, Ovadia, Tony Gatlif
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