I test noti di Ezio Giacobini

I test noti I test noti La somatostatina, un ormone che può attenuare i sintomi in tumori del pancreas e dell'intestino TRA le molecole che costituiscono la «cura anticancro Di Bella» la somatostatina è quella di cui più si parla, sia perché avrebbe il ruolo più determinante nella terapia, sia perché in Italia ha un alto prezzo commerciale e quindi fa salire notevolmente il costo del «cocktail» farmacologico. Per questo le manifestazioni di pazienti e delle associazioni che rappresentano i consumatori si svolgono all'insegna dello slogan «somatostatina libera o mutuabile per tutti». Ma vediamo che cosa in realtà si sa già oggi, anche senza attendere nuove sperimentazioni, di questa molecola. La somatostatina è un neuro-ormone isolato nel 1971 da colture dell'ipofisi (ghiandola a secrezione interna situata nel capo, vicino all'ipotalamo). Appartiene a una grossa famiglia (venti membri scoperti finora) di molecole (peptidi), chiamate neuropeptidi in quanto vengono prodotte da certi tipi di cellule nervose. La sua struttura molecolare è costituita da una catena di quattordici aminoacidi. Il nome stesso, somatostatina, indica la sua funzione di abbassamento della secrezione dell'ormone ipofisario (somatotropina), che influenza lo sviluppo corporeo, e ne giustifica l'uso nella terapia sintomatica dell'acromegalia (che è un eccesso di crescita corporea dovuto a tumori ipofisari). La somatostatina viene prodotta non solamente in quella parte del cervello che è chiamata ipotalamo, ma anche nell'apparato gastrointestinale, dove inibisce la secrezione dell'ormone gastrina, e nel pancreas, dove regola la secrezione degli ormoni insulina e glucagone. Una decina di anni fa si scoprì che si poteva aumentare l'effetto della somatostatina riducendone la molecola da quattordici a otto aminoacidi in un prodotto sintetico usato attualmente e chiamato Octeotride (Sandostatina). Poiché i recettori della somatostatina sono presenti oltre che nel cervello e nell'ipofisi anche in organi periferici come intestino e pancreas, essa può inibire la secrezione della ga¬ strina, dell'insulina e del glucagone in situazioni normali e patologiche. Vent'anni di studi hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento sintomatico oltre che dell'acromegalia, anche di tumori endocrini rari dell'intestino (carcinoidi, gastrinomi e vipomi) e del pancreas (insulinomi e glucagonomi). In questi tumori, tuttavia, l'effetto della somastostatina non è né curativo né definitivo. Nel cinquanta per cento dei casi la somatostatina è però in grado di ridurre sintomi come la diarrea, vampate di calore e sbilancio salino. Gli effetti collaterali della somatostatina sono dovuti alla riduzione della motilità e della secrezione intestinale, e si manifestano come anoressia, nausea, vomito e forme diabeto-simili. Sono tuttora in corso sperimentazioni cliniche, principal¬ mente negli Stati Uniti e in Canada, sulla possibile estensione dell'uso terapeutico della somatostatina ad altre forme di tumori metastatici del cervello, e della mammella. Ma non esistono ancora risultati definitivi e tali da giustificare la sostituzione delle terapie in corso con l'uso della somatostatina. Ezio Giacobini Farmacologo

Persone citate: Di Bella

Luoghi citati: Canada, Italia, Stati Uniti