Un fertilizzante per il deserto

Un fertilizzante per il deserto BURKINA FASO Un fertilizzante per il deserto Messo a punto con successo da un'equipe di belgi UNA squadra di botanici belgi guidata da W. van Gottlen, docente di scienze naturali all'Università di Gand (Fiandra meridionale), ha ora portato a termine una lunga ricerca che, iniziata nel 1980, è riuscita a realizzare un composto chimico che rende fertili i deserti. Due anni fa un primo risultato era stato ottenuto in alcune zone aride ma non desertiche delle isole di Capo Verde e dell'Arizona che, dati i buoni risultati, erano diventate campi di esperimento per ottenere un fertilizzante migliore con il leggero ma decisivo mutamento della composizione, scopo raggiunto in pieno come ha dimostrato il più duro dei collaudi che potesse affrontare nel mondo. Il prodotto ultimo così ottenuto, chiamato «terracottlem», dal citato nome del protagonista delle ricerche, è stato infatti collau¬ dato nella «maledetta» fascia meridionale del Sahara, il Sahel, che si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso e che in tutta la sua estensione è interessata ai fenomeni di desertificazione e siccità. Tra i Paesi che si allineano lungo il Sahel la scelta per sperimentare il «terracottlem» è caduta sul Burkina Faso (già Alto Volta) il cui nome significa «terra dei veri uomini», e trova giusta motivazione nella durezza della vita che gli abitanti devono affrontare a causa della estrema povertà della loro economia, basata unicamente sulla stentata agricoltura e sull'allevamento degli ovini. Circa la via seguita per ottenere il fertilizzante in questione basterà notare che al punto di partenza troviamo l'hydrogel nella sua ultima composizione e che esso è un polimero idroassorbente, multiplo delle numerose molecole minori (monomeri) che lo compongono. L'azione svolta dall'hydrogel consiste nell'impedire che le scarse tracce d'acqua esistenti nel terreno evaporino o si disperdano. La ricerca del fertilizzante ideale si è svolta essenzialmente «provando e riprovando» una infinita serie di miscugli e composti chimici ottenuti con l'hydrogel e i più diversi stimolatori di crescita delle piante cui venivano aggiunti concimi organici e minerali di ogni specie, mutandone continuamente la composizione per 17 lunghi anni, sino ad ottenere gli attesi risultati. Il grande obiettivo raggiunto avvia a soluzione il problema alimentare del Burkina Faso e degli altri sei Paesi della fascia «maledetta» del Sahel. Mario Furesi

Persone citate: Fiandra, Mario Furesi

Luoghi citati: Arizona, Burkina Faso, Capo Verde, Sahel