IL CONSIGLIO

IL CONSIGLIO IL CONSIGLIO di Ernesto Ferrerò Et davvero eccellente questa nuova Enciclopedia della letteratura Garzanti, che sostituisce la già benemerita edizione 1985. Guidate da Gianandrea Piccioli e Giulia Farina, le redazioni Garzanti sono state ancora una volta all'altezza della loro fama, ed è proprio su imprese come queste, di civile e concreta sobrietà, che si misura non solo un'editoria, ma un'intera cultura. E' merito loro se risultiamo persin più belli di quel che siamo... Per 65.000 lire si hanno millecinquecento pagine, fittissime ma nitide, duecento in più dell'altra edizione. La compressione dei dati sembra quasi favorire la precisione del giudizio critico, che nella sua stringatezza spesso diventa utile chiave di lettura. Non è stato solo un problema di aggiornare le bibliografie all'estate 1997, rivedere il rivedibile (ma Fenoglio è rimasto un po' sacrificato) e far posto agli extraeuropei, alle new entries, trattate con generosità, fissando il limite anagrafico della nascita al 1965 (ma è un vero lapsus l'esclusione di Alessandro Barbero, classe 1959, malgrado l'alloro dello Strega 1996). Il concetto stesso di letteratura si e giustamente ampliato all'ibridarsi delle scritture e dei generi, ai mutati orizzonti antropologici. Sono entrati saggisti come Camporesi, giornalistiscrittori come Biagi e Bettiza, divulgatori come De Crescenzo (che sarà contento dell'«intelligente umorismo» che ha incassato), giallisti come McBain, gruppi storici che hanno pur contato qualcosa, come i giocherelloni francesi dell'Oulipo. Ecco poi le voci su fenomeni ormai consolidati (cyber, pulp. minimalismo), categorie e correnti critiche (decostruzione, ipertesto), produzione e commercio, e sui rapporti tra cinema e letteratura, e musica e letteratura. Nuove le schede di approfondimento, come i box dedicati alle «storie inventate» e al «romanzo di formazione» all'interno della voce romanzo; o quello sulle frontiere elettroniche e multimediali alla voce ed/torio; o ancora quello, esemplarmente sfizioso, sui giochi letterari. E nuove anche le schede che segnalano quel che alle ani figurative hanno ispirato Omero e Dante, Ariosto e Cervantes. Ampliate e aggiornate sono le appendici, con i profili storici delle letterature, le trame di opere celebri ( 150 i titoli inseriti), il glossario di metrica, retorica e stilistica. Qui entrano a vivacizzare la sezione le tavole sinottiche dedicate ai maggiori premi letterari (chi e dove li dà, e chi li ha presi) e alle trascrizioni filmiche dei capolavori letterari. Cosicché alla fine si dà il caso di un'enciclopedia che è non soltanto indispensabile alla consultazione, ma anche piacevole alla lettura, assai più di una navigazione intemettiana.