Monica fa vacillare la Casa Bianca

Monica fa vacillare la Casa Bianca La ragazza avrebbe negato la relazione su pressione del Presidente. Oggi nuovo interrogatorio Monica fa vacillare la Casa Bianca Clinton rischia l'impeachment per la storia con la Lewinsky WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Crisi nera per la presidenza di Bill Clinton. Lo scandalo Lewinsky minaccia di travolgere l'amministrazione. E per la prima volta dai tempi di Richard Nixon si torna a parlare apertamente di «impeachment», cioè di messa sotto accusa del Presidente da parte del Congresso. La Casa Bianca pare letteralmente paralizzata, incapace di rompere l'assedio dei media. «Le accuse sono false», continua a ripetere il Presidente. Ma non riesce a dare una spiegazione convincente di quale fosse il suo rapporto con Monica Lewinsky, la 24 enne collaboratrice all'origine dello scandalo. La storia è esplosa 48 ore fa quando il Washington Post ha rivelato che la Lewinsky ebbe una relazione con il Presidente iniziata nel 1994, durante uno stage alla Casa Bianca (Newsweek era in possesso della notizia già da sabato scorso ma decise di non pubblicarla perché aveva qualche dubbio sulla credibilità della Lewinsky). Ma già il 7 gennaio scorso, nell'ambito delle indagini sul caso Paula Jones, la Lewinsky aveva negato sotto giuramento il suo legame con Clinton. E lo avrebbe fatto questa è l'accusa grave contro Clinton (subornazione di testimone) - su pressione del Presidente e del suo amico e consi- gliere Vernon Jordan, un avvocato nero di grande fascino e successo. 11 legame del Presidente con la Lewinsky è saltato fuori in maniera rocambolesca in seguito alle rivelazioni di Linda Tripp, un'ex dipendente della Casa Bianca poi trasferita al Pentagono che aveva il dente avvelenato contro Clinton e il suo entourage. L'estate scorsa la Lewinsky, che nel frattempo era stata trasferita anche lei al Pentagono, si confidò con la Tripp raccontandole in dettaglio di quando andava a trovare il Presidente nel¬ la stanza attigua all'Ufficio ovale. Le disse anche che Clinton preferiva rapporti orali perché non costituivano adulterio. E aggiunse che il loro legame durò anche quando lasciò la Casa Bianca. In varie occasioni fecero «sesso telefonico». Ma la Lewinsky non sapeva che la Tripp registrava le loro chiacchierate al telefono. All'inizio di quest'anno la Tripp disse al procuratore indipendente Kenneth Starr - bestia nera di Clinton, che da anni indaga sullo scandalo Whitewater - di avere materiale scottante che inchiodava il Presidente: in tut- to venti nastri. Starr le rispose che quelle registrazioni erano illegali. E così, su consiglio di Starr e con l'aiuto tecnico dell'Fbi, la Tripp, munita di microspia, incontrò la Lewinsky in un elegante albergo in Virginia e si fece ri-raccontare tutta la vicenda nel corso di un colloquio durato quattro ore. La gravità delle accuse ha spinto Clinton a difendersi di persona, con una serie di interviste ad alcune televisioni. Il Presidente insiste che il suo rapporto con la Lewinsky «non aveva nulla di improprio» e che non le ha mai detto di non dire la verità sotto giuramento. Ma Clinton non riesce a dissipare l'impressione che questo scandalo sia infinitamente più grave e più pericoloso per la sua presidenza di tutti gli altri messi insieme. Ed è significativo il fatto che ieri mattina Wall Street abbia perso 60 punti in apertura a causa dell'incertezza che oggi grava sulla Casa Bianca. Robert Bennett, l'avvocato di Clinton, si è detto «turbato dai trucchi» usati dagli inquirenti per incastrare il Presidente. «Dovremmo riflettere sull'opportunità di fare vere e proprie stangate contro un Presidente in carica». Ma è sembrata una linea di difesa piuttosto blanda rispetto alla gravità delle accuse. Oggi sarà una giornata decisiva. La Lewinsky sarà interrogata sotto giuramento dai legali di Paula Jones. E la prima cosa che le chiederanno sarà di confermare la dichiarazione giurata del 7 gennaio nella quale disse di non aver avuto una rela¬ zione sessuale con il Presidente. Nel frattempo, scandalo attira scandalo e altre storie di sesso tornano a galla. L'ultima notizia: lo stesso Clinton avrebbe confermato per la prima volta sabato scorso durante la sua deposizione nel caso Jones di aver avuto una storia con Jennifer Flowers. E alcuni tabloid ora accusano Clinton di aver avuto una relazione anche con la moglie di Larry Lawrence, l'uomo che fu seppellito ad Arlington. Andrea di Robilant Lui nega, ma spunta una nuova amante: la vedova del sostenitore sepolto ad Arlington Un nastro lo accusa «Bill preferisce il sesso orale e quello telefonico» Lui nega, ma spunta una nuova amante: la vedova del sostenitore sepolto ad Arlington Monica Lewinsky, ultimo guaio di Clinton

Luoghi citati: Arlington, Virginia