«Avvertimento dei Pool al pds»

«Avvertimento dei Pool al pds» «Avvertimento dei Pool al pds» Maiolo: dopo il no per Previti Borrelli: interpretazione fantasiosa MILANO. E' già polemica sugli arresti eseguiti ieri dal pool di Mani pulite. Secondo Tiziana Maiolo, parlamentare di Forza Italia, gli arresti di Pacini Battaglia e la misura interdittiva per Lorenzo Necci rappresentano infatti «un avvertimento della procura della repubblica di Milano al pds e al suo segretario» dopo il «no» della Camera all'arresto di Previti. Immediata la replica del procuratore Francesco Saverio Borrelli: «Quella fatta dall'onorevole Maiolo è un'interpretazione assolutamente fantasiosa. E la dimostrazione sta nel fatto che la richiesta per questi arresti è ben precedente alla decisione presa dalla Camera sulla richiesta di arresto per l'onorevole Previti». Ma l'intervento della parlamentare azzurra è duro e circostanziato: «Dopo aver visto che nella votazione contro l'arresto di Previti ha preso corpo una possibile maggioranza parlamentare favorevole alla separazione delle carriere tra magistrati, il partito delle procure si rivolge direttamente al presidente della Bicamerale per imporgli l'alt a qualunque riforma dell'ordinamento giudiziario. Pena l'apertura di quei filoni d'indagine che dal 1992 ad oggi sono stati stranamente aridi di risultati. Già alcune settimane fa, a caso Previti aperto, la Procura di Milano aveva fatto sapere di avere iniziato queste indagini ed era il primo preciso messaggio in codice. Oggi l'avvertimento è più forte e tempestivo. Ora sta a D'Alema scegliere. O reagisce o subisce. Ed è più probabile che subisca». Ma Borrelli ieri ha preferito evitare la polemica diretta: «Ripeto che si tratta d'interpretazioni fantasiose». E' vero però che i prodromi dell'attuale inchiesta risalgono ai primissimi tempi di Mani puli- te. Perché proprio ora la decisione d'intervenire? «Credo - dice Borrelli - che con l'emergere dei fatti, le indagini spiegheranno ampiamente anche questo. Tutte le spiegazioni che dovremo dare verranno date nelle sedi opportune». Altri hanno visto nei provvedimenti un ulteriore allontanamento del pool dalle inchieste svolte da Di Pietro. Una presa di distanza rimarcata anche dalle dichiarazioni di due giorni fa dell'aggiunto Gerardo D'Ambrosio che ha criticato l'appello dell'ex pm «alla conta» della gente. «Ma perché - risponde Borrelli - bisogna sempre fare dietrologia su qualsiasi cosa? D'Ambrosio ha espresso un'opinione saggia che io condivido pienamente: il collegamento con la piazza può essere sempre un boomerang per le inchieste giudiziarie». [p. col.] Il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Saverio Borrelli

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