□ UN QUARTO DI SECOLO Dopo esperienze ai vertici di Bpd, Alitalia e Italstat, Romiti arriva a Torino nel '74, come direttore centrale della Finanza, pianificazione e controllo. Il 30 aprile '76 diventa amministratore delegato della Fiat insieme ad Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti. Romiti è al posto di comando il 14 ottobre 1980 quando, dopo 35 giorni di scioperi, 40 mila quadri Fiat scendono in piazza contro il sindacato che protesta per una massiccia riorganizzazione dell'azienda. Per i vertici Fiat è l'inizio della riscossa. Il 1980 è l'anno della svolta: presentata in anteprima a Cape Canaveral, la Fiat Uno trascina le vendite. Negli anni successivi, i libici escono dall'azionariato ed entrano i soci europei. A Melfi si inaugura lo stabilimento più moderno del mondo. Con la presidenza di Romiti la Fiat diventa ancora più internazionale, mentre nell'economia italiana irrompe il «fattore Maastricht», che costringe il nostro Paese a cambiare per agganciare gli altri partner. Nel '96, al meeting del Movimento popolare di Rimini, Romiti non risparmia critiche ad una visione meramente contabile della costruzione comunitaria e sottolinea l'importanza di combattere la disoccupazione.

Persone citate: Cape, Carlo De Benedetti, Romiti, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Melfi, Rimini, Torino