Romiti; «Lascio la Fiat». Arriva Fresco

Romiti; «Lascio la Fiat». Arriva Fresco Il nuovo presidente guiderà il gruppo con Cantarella. In Borsa il titolo guadagna il 6% Romiti; «Lascio la Fiat». Arriva Fresco «Ho 75 anni e mantengo gli impegni presi nel '96» MILANO. «Quando si prendono degli impegni, ed io li ho presi due anni fa, dicendo che al compimento dei 75 anni sarei andato via, poi si mantengono. E a giugno andrò via». Così Cesare Romiti, presidente della Fiat, poco dopo l'ima conferma davanti alle telecamere della tv le anticipazioni di «Repubblica» sulla sua prossima uscita dal gruppo, dopo 24 anni. Lo sostituirà, spiega lo stesso Romiti, Paolo Fresco, classe 1933, attuale numero due della General Electric (la prima società al mondo per capitalizzazione borsistica) che dal '96 siede nel consiglio di amministrazione Fiat. Fresco deve lasciare la General Electric. In caso di «vuoto» il gruppo sarà guidato pro-tempore dal vicepresidente Gianluigi Gabetti. «Adesso è tutto chiaro» è la battuta che l'avvocato Giovanni Agnelli, il presidente d'onore del gruppo, riserva agli amici. «Finalmente - prosegue - i giornalisti non mi perseguiteranno più con le stesse domande che mi fanno da anni...». E sarà lui stesso, assieme a Romiti, a comunicare giovedì prossimo la designazione di Fresco (avvocato, milanese, padre marchigiano e madre friulana) ai dirigenti del gruppo. Il giorno dopo ci sarà la comunicazione formale del consiglio d'amministrazione: Paolo Fresco, assieme all'amministratore delegato Paolo Cantarella, guiderà la Fiat oltre il suo primo secolo di vita. Intanto la Borsa ha benedetto la nuova squadra, premiando il titolo con un rialzo impressionante: +6,01% a 6050 lire l'ordinaria, dopo scambi per 77 milioni di titoli (cinque volte tanto la media degli ultimi 30 giorni), ancor di più privilegio e risparmio. Ai mercati piace la nuova squadra, miscela di continuità (Cantarella è giudicato uomo-chiave per il rilancio dell'auto) e di nuovi obiettivi sulla strada della globaUzzazione (strategia, del resto, perseguita con successo in questi anni da Romiti); ed è piaciuta la chiarezza e la tempestività della decisione, oltre al fatto di trovarsi di fronte ad una staffetta nella continuità, preparata con molta attenzione. «In pectore - aveva dichiarato del resto nel giugno '97 lo stesso avvocato Agnelli - ho le soluzioni, ma non ve le dico». Ma aveva poi aggiunto: ((Abbiamo un amministratore delegato giovane e capace, che ha bisogno di avere accanto un presidente che gli dia appoggio, sostegno e complemento di esperienza intemazionale». Un ritratto che combaciava alla perfezione con quella dell'avvocato Fresco il quale, dall'inizio degli anni Sessanta, aveva scalato tutta la scala gerarchica di una multinazionale del calibro di General Electric, pur senza dimenticare le sue radici italiane. E a pochi era sfuggito il fatto che l'arri- vo di Paolo Fresco in consiglio nel '96, su indicazione di Giovanni e Umberto Agnelli, fosse coinciso proprio con l'ascesa alla presidenza di Romiti, quasi il segnale tangibile di una possibile staffetta già programmata nel tempo. Pochi mesi prima, del resto, su proposta dello stesso avvocato Agnelli, era stato reintrodotto nello statuto il limite di 75 anni di età per la permanenza in consiglio di amministrazione, una regola che in più occasioni Romiti ha ribadito di voler rispettare. Nel giugno del '96, nella prima assemblea degli azionisti da lui presieduta, Romiti aveva dichiarato: «Lascerò la presidenza alla scadenza stabilita». E nel giugno del '97, sempre davanti agli azionisti Fiat, il presidente aveva troncato ogni illazione ribadendo che «Non ho nulla da aggiungere a quanto detto l'anno scorso». Una staffetta nella continuità, insomma, anche se erano in molti a scommettere che il patto di sindacato che governa la Fiat avrebbe convinto Romiti a restare al suo posto, come previsto dallo statuto, fino alla scadenza del consigbo nel '99. Lo stesso Romiti ha parlato ieri di «sollecitazioni a riflettere sul fatto se volevo rimanere ancora un anno». Ma, alla fine, Cesare Romiti ha deciso che non era il caso di rinviare la decisione: dopo oltre 24 anni di Fiat il presidente se ne va. Fino a giugno in Fiat, è la sua parola d'ordine, «poi qualcosa farò». Ma è facile scommettere - e tutti ne sono convinti- che ha già le idee chiare in proposito... [u. b.] Awocato, milanese il numero due della General Electric sarà designato ufficialmente tra una settimana ^ÌFI-IFIl / [FAMIGLIA AGNELLI] V—- 32,88% MEDIOBANCA 3,19% 1 GENERALI ; 2,4% DEUTSCHE r BANK ( 2,39% COSACONTROLLA f L'avvocato Paolo Fresco attuale vice presidente della General Electric

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