L'orgoglio di fare Paulo di Michele Fenu
L'orgoglio di fare Paulo L'orgoglio di fare Paulo Cantarella, l'uomo delle sfide TORINO. L'orgoglio di fare auto con passione e competenza. L'orgogbo di operare hi un Gruppo in fase di accelerato sviluppo internazionale. Un gruppo in forte attivo, capace di generare profitti e valori. Per Paolo Cantarella, amministratore delegato della Fiat, questi sono gli elementi-guida: per se e per chi lavora nel mondo Fiat. E non a caco. Cantarella, 53 anni, sposato, figlio di un operaio, chiamato nel '96 a guidare la Fiat nella sua Torino, interprete di quella che l'Avvocato definì «una straordinaria avventura» di manager, è il padre di Punto, Bravo & Brava, Alfa 156, Auto dell'Anno. Un uomo che ama il prodotto e il lavoro di gruppo, che, con concretezza e semplicità, in sei anni (1990-1995) ha spinto in alto Fiat Auto e il Made in Italy, varando un piano di modelli senza confronti. Ma assumendo nel marzo '96 la carica di anmiinistratore delegato della Fiat e lasciando a Roberto Testore il ruolo di n. 1 di Fiat Auto, Cantarella ha portato con se non solo capacità ed entusiasmo o la ferma convinzione che successo e insuccesso non siano immutabili («Il primo - ama dire - va conquistato ogni giorno e poi gestito con attenzione per non cadere nel secondo»). Perché Cantarella è anche il manager che ha rivoluzionato la gestione di Fiat Auto, il modo di fare auto (dalla progettazione agli impianti) e che ha spinto con grande deternùnazione i piani di globalizzazione: il programma World Car 178 (la famiglia di Palio, Siena, Palio Weekend), con migliaia di miliardi di investimenti, con una corona di nuovi stabilimenti, pri¬ ma in America Latina, poi in India e in altre parti del mondo, con iniziative e accordi come in Russia. E quella che era una delle strategie di Fiat Auto ha acquistato un ampio respiro, coinvolgendo gli altri settori del «core business» del Gruppo, da Marelli a Iveco, da Teksid a New Holland, più i partners della componentistica. Un disegno che nasce con una precisa scelta di base: quella di puntare sui Paesi emergenti e di accompagnarne lo sviluppo economico e automobilistico. La globalizzazione voluta da Cantarella sarà quindi l'asse por¬ tante della Fiat del futuro. Sul versante finanziario, c'è un punto fermo nei piani dell'amministratore delegato della Fiat. Si può condensare in poche parole: «L'azienda non deve dare soltanto redditività ma anche saper creare valore». Cioè i capitali investiti devono fruttare e accrescere il valore stesso dell'azienda per consolidarne forza e successo. Un obiettivo da perseguire con assoluto impegno, e per il quale valgono criteri di valutazione generale delle performances diversi dal passato. Altro tema è quello delle politiche aziendali e sociali. Al riguardo Cantarella in questi due anni è intervenuto più volte, coinvolgendo i 400 massimi dirigenti e varando, appunto, la «Carta dei valori e politiche» del Gruppo. Linee-guida (31 in tutto, contenute in un grosso volume) per i campi di attività: dalle collaborazioni industriali, agli acquisti, alla gestione delle risorse umane e via discorrendo. La valorizzazione e il rispetto delle persone, dai dipendenti ai clienti, sono considerate un elemento di estrema importanza. Con una raccomandazione pressante: «Bisogna essere gruppo, sentirsene parte, far squadra a ogni livello». «Un team - ripete Cantarella - per funzionare deve contare sulla competenza degli uomini, sul saper operare insieme, con generosità». Sono i concetti che ispirano questo top manager che per formazione culturale e professionale conosce nel dettaglio ogni elemento in cui si muove, che ama Mozart e il golf, che cerca di intuire i cambiamenti della società, che guarda al futuro con fiducia e che trova ancora il tempo per interessarsi direttamente alle auto in gestazione. Radici torinesi, ma una visione internazionale per una Fiat che va senza paura verso il 2000. «Questo sarà l'anno del fare - ha detto di recente -. Nel '97 abbiamo varato una serie di joint-ventures, ora è il momento di costruire gli impianti e di passare alla produzione. La Fiat potrà celebrare nel '99 il centenario in tutto il mondo». Michele Fenu Dalla Punto e Brava al grande progetto della «World car» Paolo Cantarella amministratore delegato del gruppo Fiat
Persone citate: Brava, Cantarella, Marelli, Mozart, Palio, Palio Weekend, Paolo Cantarella, Roberto Testore
Luoghi citati: America Latina, India, Russia, Siena, Torino
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