«Troppi trucchi, l' euro non può partire» di Emanuele Novazio
«Troppi trucchi, l' euro non può partire» Un altro allarme da Bonn: Francia, Germania e Italia non hanno i bilanci in regola «Troppi trucchi, l' euro non può partire» Prodi: non abbasseremo la guardia proprio adesso BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mentre il governo tedesco commissiona alla Bundesbank un rapporto sui criteri di Maastricht, per accertarne il rispetto in vista della partecipazione all'Unione monetaria, un nuovo allarme sull'euro arriva da un prestigioso consigliere di Helmut Kohl: l'avvio puntuale dell'Unione sarà possibile soltanto «grazie a trucchi di bilancio», e «non solo da parte dell'Italia ma anche della Germania e della Francia», avverte il professor Rolf Peffekoven, membro del Consiglio dei Saggi. Il suo monito nasce dalla convinzione che i giochi sono ormai fatti, in Europa, a scapito del rispetto del trattato di Maastricht: in una dichiarazione alla Westdeutsche Allgemeine Zeitung, Peffekoven sostiene che è rimasta soltanto la ragione politica a garanzia dell'Unione monetaria, dal momento che i suoi fondamenti economico-finanziari sono venuti meno. «Soprattutto in Italia, ma anche in Francia e perfino in Germania», il criterio del 3% (quello che fissa il rapporto fra deficit e prodotto interno lordo) è stato soddisfatto nel '97 ricorrendo a disinvolte operazioni di «cosmesi finanziaria». Senza Germania e Francia infatti, nota Peffekoven, l'Unione monetaria non avrebbe senso; e avviarla senza l'Italia, Paese fondatore dell'Europa comunitaria, sarebbe difficile. Ma operazioni del genere «sollevano un serio problema di credibilità, a proposito di Unione monetaria»: una costruzione di per sé «sensata», «la cui stessa capacità di azione potrebbe essere messa in pericolo», tuttavia, da una preparazione frettolosa. All'indomani della visita del Cancelliere a Roma, dunque, il variegato fronte euroscettico trova nuovo alimento, in un Paese angosciato dall'annunciata «morte del marco» e dall'avvio della moneta unica. Com'era prevedibile, considerati l'avvicinarsi di delicatissime scadenze elettorali e le cautele interne alla stessa coalizione di governo, diffidenze e moniti assumono significati politici potenzialmente dirompenti, e ogni decisione della Bundesbank diventa occasione di speculazioni e interrogativi inquie¬ tanti. Ieri, il presidente bavarese Edmund Stoiber (fra i massimi dirigenti della Csu, collegata alla Cdu di Kohl) ha avanzato nuove perplessità sul rispetto dei criteri di Maastricht: mettendo in dubbio, in una intervista a Stern, la correttezza della stessa Commissione di Bruxelles. Quando in primavera si tratterà di scegliere i Paesi che saranno ammessi all'Unione monetaria, avverte in sostanza Stoiber, la Commissione potrebbe truccare la carte: in tema di stabilità, la Bundesbank e l'Istituto monetario europeo sono degni di «ben altra fiducia», insiste il presidente bavarese; accusando la «burocrazia di Bruxelles» di favorire ingenti trasferimenti finanziari a favore dei Paesi più deboli, per consentir loro di compensare «ristretti standard sociali» a spese della comunità. Comportamenti del genere, prevedibili anche a Unione monetaria avviata, sarebbero però «esplosivi» per l'Unione stessa: l'Europa infatti «non dimostrò la stessa disponibilità a trasferire fondi, nel 1990, in occasione dell'unificazione tedesca». Se dunque il direttore generale del Fondo Monetario Intemazionale, Michel Camdessus, fa i suoi «complimenti a Ciampi», e considera l'Italia «un candidato credibile alla moneta unica» per essere riuscita a «attuare una serie di provvedimenti che hanno abbattuto il deficit pubblico nei confronti del picco di quattro anni fa», il fronte tedesco continua a inviare segnali di cautela, e a invitare l'Europa a guardare al marco. Nel suo rapporto mensile, anticipato ieri, la Bundesbank ripropone «la politica monetaria tedesca» a esempio e modello della stabilità dell'euro. E sarà questo criterio a guidare la «Buba» nella preparazione del «rapporto sulla convergenza», commissionato ieri ufficialmente dal governo federale ma annunciato da tempo. Il documento non impegnerà Kohl, ma avrà obiettive ripercussioni sulla via dell'euro: un segno di sfiducia nell'Istituto monetario europeo, era la domanda che molti si facevano, ieri, a Bonn? «Niente di anormale», è la risposta della Commissione di Bruxelles. «Cose interne al governo tedesco», è il commento del ministro Ciampi. Emanuele Novazio **★ •* * ★ .★ . ++ + Il ministro Carlo Azeglio Ciampi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- I i l ti ittScambio di telegrammi fra il Duce e il Gran Muftì
- Truffa atomica, allarme
- Droga, dieci arresti
- Due cugini asfissiati dal gas
- I temerari che volano sull'acqua
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- Provino mundial (21,IVI ) a Wembley per l'Italia
- Mlnghellq, il primo serial killer
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy