Siciliano si dimette, riesplode la battaglia Rai

Siciliano si dimette, riesplode la battaglia Rai La Cavani al posto del presidente. Maggioranza divisa, Polo all'attacco. Si riparla di amministratore unico Siciliano si dimette, riesplode la battaglia Rai «Me ne vado per favorire la riforma». Ma il Consiglio resta in sella ROMA. «Dimissioni irrevocabili». Enzo Siciliano, presidente della Rai, si è dimesso dopo 18 mesi, ma il consiglio resta in sella. Sarà la Cavani a sostituire il presidente. «Ci vuole un amministratore unico e non dei piccoli parlamenti», dice Siciliano alla «Stampa». La decisione è stata presa alla vigilia di un vertice di maggioranza che deve trovare un accordo sulle nuove regole del gioco alla Rai, per poi sostituire l'intero consiglio; e di un'audizione alla commissione di vigilanza che minacciava al cda la sfiducia. «Credo fermamente nell'utilità del servizio pubblico radiotelevisivo. Così come credo che i partiti dovrebbero fare due passi indietro dalla Rai perché la politica ne faccia molti, in Parlamento, verso la strada di una riforma complessiva dell'intero sistema radiotelevisivo pubblico e privato, e quindi della Rai», ha scritto Siciliano ai presidenti di Camera e Senato. Bruzzone e Tiberga ALLE PAG. 6 E 7

Persone citate: Bruzzone, Cavani, Enzo Siciliano, Tiberga

Luoghi citati: Roma