Fiat trascina il listino

Fiat trascina il listino rrn Fiat trascina il listino ANCORA un record in Piazza Affari con l'indice Mibtel sui livelli massimi mai toccati in chiusura di seduta (a quota 18.484, pari ad un +1,15%). Una giornata brillante anche sul fronte degli scambi balzati a 3707 miliardi di controvalore. Ad aumentare il buonumore è stata la scuderia Fiat, seguita da molti titoli industriali. Un «cambio di cavalli» suggerito dai dati sulla ripresa industriale e reso quasi necessario dopo la corsa mozzafiato sostenuta da altri settori del listino e in particolare dai titoli bancari. Ma l'interesse per i titoli del Lingotto ha trovato spiegazione anche (e soprattutto) nelle attese per la lettera del presidente agli azionisti prevista per fine mese e per le indicazioni sulle strategie future del gruppo. Le Fiat hanno fatto un balzo del 5,27% a 5670 lire, le Ifi priv. del 6,23, le Snia Bpd sono volate a 2005 lire (+9,92%) dopo una sospensione al rialzo, spinte da un ritorno di voci sulla possibile cessione. Ma vediamo la giornata. La breve comparsa del segno negativo lunedì aveva fatto pensare che la Borsa entrasse in una fase di correzione. Invece ieri ha ripreso la corsa, più che mai decisa dopo pochi istanti trascorsi in terreno leggermente negativo. Gli indici si attestano sui nuovi massimi di chiusura: rispettivamente l'I, 15% (a 18.485) il Mibtel e l'I,52% (a 27.157) il Mib30. Danno più smalto al rialzo gli scambi in aumento per 3707 miliardi di controvalore. Piazza Affari surclassa le altre Borse europee, non facendosi frenare dal rallentamento messo in atto a Wall Street dopo una partenza briosa. Ha cambiato faccia il listino, ieri, che ha visto tornare in auge titoli, soprattutto industriali, che non avevano partecipato alle recenti cor¬ se. A fare da traino la scuderia Fiat, come dicevamo, che rialza la testa decisa a recuperare le perdite collegate alle vicende del mercato brasiliano. Il titolo ordinario guadagna il 5,27% a 5670, chiudendo sul valore massimo, con 51 miliardi di pezzi passati di mano. Il controvalore pari a 283 miliardi è secondo solo alle Eni (403 miliardi) e superiore a Telecom Italia (219 miliardi). Fiammata anche per le due holding: Ifi priv. (+6,26%) e Ifil (+6,60%), così come per i titoli della chimica: Snia Bpd guadagna il 9,92% dopo numerose sospensioni al rialzo, su rinnovate voci di cessione; Sorin Biomedica guadagna il 6,42%. Altri titoli guida brillanti: Eni (+3,63% a 10.475, dopo un massimo di 10.500), che spinge la controllata Saipem (+5,22%); le Pirelli, con Pirellona a +3,90% e Pirelhna a +4,99. Realizzi sulle Olivetti (-2,54%, a 1380 lire) e contrastati i diritti. In volata le Cir, a lungo sospese per eccesso di rialzo, che chiudono a +9,93%. Pesanti le Cir risp. ed entrambe le Cofide. Giornata «no» per i bancari, ad eccezione di Barn (+3,06 per cento), Pop. Milano (+3,59%) ed Imi (+1,78%). Torna positiva sul finale San Paolo Torino (+0,12%). Tra i ribassi maggiori: Banca Roma (-1,71), Credit (-2,36), Bnp risparmio (-3,03), Banco Napoli rnc (-6,84), Banca Toscana (-5,60 per cento). Per gli assicurativi, in linea con il listino Generali (+1,95% a 49.800), migliori le Mediolanum (+1,96%) mentre non arrestano la corsa le Ina (+3,90%). Sotto tono i telefonici con Tim a +0,07%, Telecom Italia (ord. a +0,53%, risp. a +0,03%).

Luoghi citati: Milano, Napoli, San Paolo, Torino