Le raffiche frustano l'Italia di R. Cri.

Le raffiche frustano l'Italia Le raffiche frustano l'Italia Case scoperchiate, trasporti in difficoltà ROMA. Italia occidentale «sotto vento», con punte record che hanno superato i 120 chilometri orari in Sardegna. Traffico aereo «in tilt», gravi disagi e danni in tutta la Liguria, a Genova rallentamenti nel traffico marittimo. Questa la cronaca di una giornata di forte vento. Se all'aeroporto di Alghero è uscito di pista un Atr-42 dell'ltalair, ci sono state notevoli difficoltà per gli aerei in arrivo a Olbia e una nave diretta a Porto Torres è stata dirottata in Corsica. A Cagliari un pino secolare è caduto, travolgendo alcuni studenti e distruggendo alcune auto. Ma la regione più colpita dalle tempeste di vento è stata la Liguria. A Genova la tramontana ha divelto comignoli, antenne tv, cartelloni e sradicato alberi. Sebbene l'aeroporto «Cristoforo Colombo» sia stato agibile, per precauziono alcuni aerei sono stati dirottati a Pisa. Notevoli sono stati anche i disagi alla circolazione marittima e stradale. Tre imbarcazioni che stavano per essere sopraffatte dalle onde sono state soccorse dalla Polizia e 4 containers vuoti sono finiti in mare. Nello scalo marittimo le navi hanno rinforzato gli ormeggi e i rimorchiatori sono intervenuti più volte. Raffiche di vento tra i 90 e i 95 all'ora si sono abbattute nella zona di Imperia: in città sono stati numerosi i cornicioni pericolanti e le tegole fatte volare dal vento, mentre in tutti i porti della Riviera di Ponente sono stati rinforzati gli ormeggi dei natanti. Danni sono stati registrati anche nell'entroterra ad alcuni casolari. Nel Savonese, poi, una tromba d'aria ha provocato danni e disagi in città e negli immediati dintorni, mentre a Savona sono state chiuse alcune strade per la caduta di tegole, cornicioni e lastre d'ardesia dalle case. L'autostrada Genova-Savona è stata chiusa al traffico ai mezzi pesanti. 11 freddo non ha risparmiato neanche la zona di La Spezia, dove ieri il termometro è sceso a 5 gradi: il grecale ha spazzato il mare e ha costretto le imbarcazioni a rinforzare gli ormeggi. L'emergenza-vento è stata registrata anche in Piemon¬ te. A Ivrea molte case sono state scoperchiate e diversi alberi sradicati. La furia del vento ha inoltre sollevato i tetti di alcuni capannoni dell'Olivetti. La zona più colpita è stata quella della stazione ferroviaria, nel centro cittadino, che è stato transennato per impedire la circolazione di veicoli. Il fenomeno ha anche interessato Novara e Torino e dintorni, ma senza problemi particolari. In Sicilia un vento gelido ha agitato le acque del Tirreno, causando l'interruzione dei collegamenti con le isole minori. A Milazzo sono rimasti in porto aliscafi e motonavi per i collegamenti con le Eolie: il mare agitato ha impedito anche la navigazione tra le stesse isole e da Palermo non è partita la motonave che collega giornalmente Ustica con il capoluogo. E le previsioni non promettono nulla di buono. I meteorologi annunciano un peggioramento: il vento, che da Ovest ha raggiunto ieri forza sette, dovrebbe cominciare a spirare con maggiore intensità da Nord, Nord-Ovest. [r. cri.]

Persone citate: Cristoforo Colombo, Italia Case, Ponente