Il vento manda fuori pista l'aereo

Il vento manda fuori pista l'aereo Dopo tre rimbalzi, il pilota è riuscito a far planare il velivolo sull'erba, evitando la sciagura Il vento manda fuori pista l'aereo Alghero: atterraggio brivido, tre feriti ALGHERO. L'aereo aveva già toccato la pista dello scalo di Alghero Fcrtilia quando mia paurosa raffica di maestrale l'ha afferrato e risollevato, facendolo poi rimbalzare più volte. Al terzo urto il carrello è andato in pezzi, le mote sono schizzate via e solo l'abilità del pilota ha permesso a un Atr-42 dell'Ita! Air in arrivo da Pisa eli riprendere quota e di scenderò, dopo 1500 metri, sulla pancia, tra l'erba. Il bilancio dell'incidente, avvenuto intorno alle 12,30, è da ex voto per i 22 passeggeri e gli altri due componenti dell'equipaggio: solo tre feriti leggeri, trasportati in ospedale, ai quali, in serata, si è aggiunto il comandante, colpito da un malore, forse frutto dell'enorme tensione accumulata in quegli attimi terribili. Al pilota, Giovanni Sainato, 57 anni, più di 35 di volo, i tecnici di Alghero hanno attribuito all'istante ima medaglia al valore. «Ha fatto una manovra davvero perfetta, evitando una possibile tragedia», ha spiegato Umberto Borlotti, direttore della società che gestisce l'aeroporto sardo. «La sua abilità - ha aggiunto - ó stala quella di riuscire comunque a mantenere il controllo del velivolo e di avere la freddezza di portarlo sull'erba: ha evitato così che strisciando sulla pista una scintilla potesse provocare un incendio dalle conseguenze catastrofiche, visto che l'Atr aveva molto carburante nei serbatoi». Lui, l'«eroe», si è quasi schermito: ((Avevo atterrato in maniera perfetta, ma in. colpo di vento mi ha risollevato. Ho avvertito una raffica a 45 nodi, il doppio rispetto alla velocità precedente. Ho perso l'assetto, non ho potuto fare altro», ha concluso. A bordo si sono vissuti secondi di terrore: «Uno spavento incredibile», racconta dal letto dbspedale Maria Alfonso, 63 anni, di Alghero, che rientrava a casa al termine di ima vacanza trascorsa nell'abitazione della sorella a Viareggio. Mentre il bielica ondeggiava sulla pista è finita contro i sedili, perché si è sganciata la cintura di sicurezza. La nausea che l'assale la costringo a tacere. «Uovo ringraziare il cielo», mormora invoce un altro passeggero del velivolo, Luca Lacrimini, 19 anni, toscano, calciatore della Torres di Sassari (C2). «Ho sentito un botto tremendo - riprendo - e ho chiuso gii occhi: pensavo di ossero morto. E invece l'aereo si è formato. Mi sono guardato intorno, un signoro vicino a me è riuscito con un calcio ad aprire l'uscita di sicurezza e ci siamo proiettati fuori». Di lì sono usciti tutti, mentre arrivavano i mezzi di soccorso. All'ospedale è stato accompagnato anche un bambino di 9 anni, Carlo Capita, ma le preoccupazioni per le sue condizioni di saluto sono rientrate subito: «Salta da un lotto all'altro», ha chiarito nel primo pomeriggio un modico del Marino. In serata il piccolo è stato dimosso. La pista di Fertilia è rimasta chiusa por gli inevitabili accertai menti tecnici o per consentire la rij mozione del velivolo danneggiato e j dei rottami sparsi ovunque. Kiai prirà forse oggi, in prima mattinata. Il n'inchiesta dovrà stabilire so nello scalo le norme di sicurezza sono stati; rispettato, porche soffiava un impetuoso maestrale, vento che investe trasversalmente il nastro d'asfalto. L'incidente di Alghero ò stata la conseguenza piti drammatica provocata dal vento che ieri ha flagellato la Sardegna con raffiche che hanno a lungo soffiato ad oltre 120 chilometri all'ora. Sconvolti i collegamenti marittimi: una burrasca forza 7-8 ha costretto il traghetto Nomentana, duetto da Genova a Porto Toitos, a modificare la rotta, passando a Est della Corsica, poi a rifugiarsi a ridosso dell'Asinara, in attesa che la bufera si attenuasse. Il Nomentana ha attraccato in banchina solo alle 19, con oltre 10 ore di ritardo. Anche nei porti di Olbia e Cagliari i mezzi di linea hanno accusato ritardi gravissimi, mentre le navi sono state costrette a rinforzare gli ormeggi. Sulle strade auto e camion sono stati spinti dallo folate fuori strada. Nelle città, il vento ha fatto strage di comignoli, cornicioiù e alberi. A Cagliari, nei pressi della facoltà di Giurisprudenza, ima raffica ha sradicato un pino centenario, crollato su un gruppo di studenti (duo i contusi) c un paio di auto in sosta. 11 vento ha provocato inoltro un rapido abbassamento della temperatura: la nove ò caduta non solo nel Nuorese, ma anche nella fascia orientale dell'Ogliastra. Corrado Grandesso SCALA „ BEAUFORT ^ GRADO VELOCITÀ' 0 FORZA NODI* NOMENCLATURA 0 <1 CALMA ilfoniosfllcverlltflirtienta 1 1.3 BAVA Dl VENTO il fumo si piego 2 4*0 BREZZA IEGGERA taromovimentodelte .;. foglie 3 7-10 BREZZA TESA foglie agitate 4 11-10 VENTO banderuole tese; s! pi/ MODERATO muovono i piaoli rami ft 17-21 VENTO TESO acque inaespate; si muovono i rami maggiori 0 23-27 VENTO FRESCO gross! rami agitali 7 20-33 VENTO FORTE alberi ogitati; diffinha di tammino controvenfo 0 34-40 BURRASCA rami infrontl; MODERATA alberi agitati 9 41-47 BURRASCA oggettj e legole aspartate FORTE 10 40-50 BURRASCA nlberi srodicoti o FORTISSIMA sthiantati 11 50-03 FORTUNALE- devasfazloni gray! BUFERA 12 >04 URAGANO * 1 nodo (kt) - 0,514 m/s = 1,853 km/h devastatori gravissime; distruzioni rT^i JUUbuE.. L'Atr-42, dell'ltalair, proveniente da Pisa, che è atterrato fuori pista

Persone citate: Carlo Capita, Corrado Grandesso, Giovanni Sainato, Luca Lacrimini, Maria Alfonso, Torres, Umberto Borlotti