Di Bella,cominciano i test di Daniela Daniele
Di Bella,cominciano i test Il ministro Bindi: sperimentazione da questa settimana, e cali il silenzio di tutte le parti Di Bella,cominciano i test «E la somatostatina diventerà gratuita» ROMA. Dopo tanto clamore, quello che il ministro della Sanità e la Commissione oncologica nazionale desiderano, più d'ogni altra cosa, è un po' di silenzio sul caso Di Bella. «E' scoppiata una collaborazione che lascia ben sperare - ha detto ieri Rosy Bindi -, ma ora lasciamo lavorare la comunità scientifica. E sulla sperimentazione cali il silenzio di tutti: stampa, politici, nel rispetto degli ammalati che accetteranno di sottoporsi, dopo essere stati informati, allo studio». La «luna di miele» tra il fisiologo modenese e Rosy Bindi, intanto, continua. Il ministro stesso ha riferito di aver ricevuto una telefonata da Di Bella e di aver fissato con lui un appuntamento. Quando e dove? Data e luogo, ha detto, verranno comunicati al momento opportuno. Per ora si sa soltanto che il professore ha già inviato una delle formule del complesso vitaminico, quella a base di retinoidi, usato nella sua cura. Il ministro ha scelto l'audizione alla commissione Affari Sociali della Camera per lanciare il suo appello al silenzio, dopo aver respinto, con decisione, le critiche dei parlamentari che l'accusavano di aver lasciato passare troppo tempo prima di affrontare la questione. «Finora - ha detto Rosy Bindi - non ci sono stati gli elementi per avviare una sperimentazione e anche sotto il ministro Guzzanti la Commissione unica del farmaco respinse ia richiesta». Mentre la ricerca fa il suo corso, però, nella Penisola aumentano le decisioni autonome: le aziende ospedaliere Niguarda Ca' Granda e Luigi Sacco, di Milano, haimo rese note ieri le procedure per la consegna dei farmaci con molecole somatostatina e octreotide. E, sempre ieri, la Regione Calabria ha autorizzato le aziende sanitarie locali e quelle ospedaliere all'acquisto della somatostatina. Ma ci si può difendere dal prezzo esorbitante di quest'ultima? Per ora non ò problema da dibattere, secondo il ministro: soltanto quando e se la cura sarà ritenuta valida dagli esperti della Commissione oncologica nazionale, affiancati da quelli stranieri, e a sperimentazione conclusa - che s'inizierà al più presto, forse dalla prossima settimana, e non sarà «di massa» - si potrà pensare di inserire la sostanza a carico del Sei-vizio Sanitario Nazionale. Va da sé che per i malati che avranno le caratteristiche richieste dal protocollo di sperimentazione i farmaci saranno gratuiti. E anche l'incontro con le aziende, per ridefinire i prezzi, potrebbe avvenire a sperimentazione finita. Rosy Bindi ha anche annunciato che per la produzione di alcune sostanze vitaminiche, come i retinoidi compresi nel metodo Di Bella, il ministero ha preso contatto con l'Istituto mi- litare di Firenze. Il Tribunale per i diritti del malato, intanto, ha ripetuto al ministro la sua proposta: un nuovo prezzo per la somatostatina, fissato in base alla comparazione con i Paesi europei nei quali viene praticato il prezzo più basso Il ministro non s'è lasciato, poi, sfuggire l'occasione per sottolineare, davanti alla Commissione Affari Sociali, la «confusione, quasi un conflitto, tra poteri che non può non farci riflettere». Chiaro il riferimento all'intervento dei pretori che hanno ordinato la somministrazione della cura Di Bella. E ricordando che «non snetta al mi¬ nistro, né al magistrato, decidere se un farmaco va prescritto», ha commentato: «Se decidessi autonomamente quale farmaco debba essere a carico del Sei-vizio Sanitario Nazionale dovrei solo scegliere a quale magistrato presentarmi prima, forse a quelli contabili...». Resta ancora una domanda senza risposta (quesito posto, tra gli altri, dall'onorevole Procacci): come si potrà sperimentare, secondo i tradizionali sistemi di ricerca, un metodo che, a quanto si e capito, si basa sulla estrema variabilità? Per ora è un mistero. Daniela Daniele Da Modena è arrivata una delle formule usate per la terapia contro i rumori Il ministro Bindi davanti alla commissione Affari sociali. A sinistra il prof. Di Bella, a destra una manifestazione in favore della sua terapia
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