Spacchi e ricchi merletti di Antonella Amapane

Spacchi e ricchi merletti Sfilate a Parigi Spacchi e ricchi merletti PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Troppo non è mai abbastanza per la marchesa Casati, originale dama d'inizio secolo resuscitata da John Galliano per Christian Dior. La signora che portava al guinzaglio ocelot e levrieri recita nelle sale dell'Opera di Parigi. La interpretano 38 top model fra quartetti d'archi e musica rock. Nel foyer del teatro lo stilista ha ricreato - con velluti, damaschi e argenti - un eccentrico e sontuoso salotto popolato da maharaja e danzatori, ufficiali ussari e ennafroditi, danzatori di tango e avventurieri. Una scenografia che si dice sia costata due miliardi all'atelier Dior. Ai tavoli decorati da trionfi di mandarini e dolci siede il pubblico. Fra cui spiccano Isabelle Huppert, Sophie Marceau, Diana Ross e la baronessa von Tyssen. Ma anche Bernard Arnauld, presidente del polo del lusso Lvmh che commenta positivamente l'operazione Valentino Hdp. Dopo un'ora d'attesa finalmente compaiono le modelle di Dior: figurette sottili che sembrano uscite daU'immaginazione di Erte. Capelli ondulati o con cotonature a piramide, occhi cerchiati di nero post sbornia di assenzio, cappe di seta a bozzolo, sottovesti sorrette da spalline di diamanti. Maria Luisa Casati, detta Core da D'Annunzio, e ritratta da Boldini, non conosceva inibizioni. Ed eccola vestita con gonne dagli spacchi vertiginosi che le scoprono il sedere, il collo appesantito da chili di perle che enfatizzano la leggerezza dei corsetti di pizzo trasparente. «John, John», urlano impazziti i fotografi quando Galliano esce ■ sul podio, bendato da una veletta di pizzo. Il suo è un festival del costume di rara bellezza, un excursus di marsine da cicisbeo e kimoni dipinti come quadri di Sonia Delaunay, di abiti candidi simili a corolle di lotus. Ai piedi le ragazze calzano appuntite ciabattine con ventagli ricamati di perle. Stivaletti-feticcio in pelle arabescata, dai tacchi alti una spaima. Oggetti di culto, esemplari per collezionisti pronti a pagarli tre milioni. Il veneto René Caovilla ha nascosto nelle suole di ogni paio sottili strati di metallo per cadenzare meglio i passi di tango. Olivier Lapidus, figlio di Ted, fa spallucce al passato, volta pagina. E - mentre una voce fuori campo alterata al computer, scandisce il numero dei modelli realizzati con le tecniche del Duemila - proietta la sua donna in una dimensione cyber. Dove le stampe floreali degli abiti vengono distanziate dal laser e i ricami diventano disegni frattali. Le toilette da sera sono sottovesti-mosaico, cosparse di specchi rotti e sottane scarabocchiate con le sagome dei microchips. Proposte dedicate a impudiche Barbarelle a spasso nello spazio con improbabili tuniche di satin squarciate su ombelico e seni. Antonella Amapane Un modello di Gagliano

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