Morie alla marcia per Luther King di Franco Pantarelli
Morie alla marcia per Luther King Ucciso un giovane, tre bambini feriti nella festa del leader dei diritti civili Morie alla marcia per Luther King A Baton Rouge sparatoria sulla folla di neri NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Un ragazzo di venti anni molto e tre bambini finiti all'ospedale, uno in condizioni definite critiche: questo il prezzo che qualcuno in Louisiana ha deciso si dovesse pagare per celebrare, ieri, il Martin Luther King Day. Il corteo che si stava svolgendo a Baton Rouge, la capitale dello Stato, era quanto di più tranquillo si potese immaginare: bandiere a stelle e strisce, ritratti dell'uomo dei diritti civili, slogan scanditi più con allegria che con sfida e bambmi, tanti bambini tutti contenti del giorno di vacanza scolastica, arrampicati sulle spalle dei loro papà o aggrappati alla mano della loro mamma. A un certo punto, su quella folla variopinta sono cominciati a piovere proiettli. Non si sa se quelli che sparavano avessero di mira proprio loro, i bambini, ma è un fatto che tre di loro sono stati centrati dai colpi, per fortuna non letali come invece è risultato quello che ha raggiunto il ragazzo ventenne, di cui fino a ieri pomeriggio non era stato reso pubblico il nome, forse perché non era stato ancora identificato o forse perché si aspettava di poter prima avvertire la famiglia, come prescrive la legge. La sparatoria è avvenuta poco dopo mezzoggiorno, ma nel tardo pomeriggio di ieri la polizia diceva ancora di non avere accertato la dinamica dei fatti. «Stiamo cercando di mettere ordine nelle centinaia di racconti dei testimoni ha detto un suo portavoce - molti dei quali sono confusi e contraddittori. E' comprensibile, del resto. Quando la sparatoria è cominciata la gente ha cominciato a scappare da tutte le parti urlando e la confusione era enorme». Cosi fino a ieri pomeriggio non si sapeva nulla di concreto non solo su chi fossero i possibili paratori, ma neanche su quanti fossero, né se il loro attacco è da considerare nella categoria di quelli «pianificati» o di quelli «spontanei». In serata la polizia locale ha fatto sapere che ricercava un giovane nero, indicato come autore del¬ la sparatoria; ma non era chiaro se si trattava di un depistaggio per evitare reazioni dalla gente. Infatti in un primo momento tutti hanno pensato a un attacco rezzista, in una Louisiana che è forse lo Stato in cui i gruppi razzisti hanno il «sostegno di massa» più consistente. «Da ogni albero di qui un tempo un negro pendeva», dice una vecchia canzone, e nel 1990, cioè in pratica l'altro ieri, un «gran dragone» del Ku Klux Klan riuscì a ottenere la «nomination» repubblicana nella corsa al posto di governatore e perse le elezioni con una differenza di pochi voti rispetto al candidato democratico. «E' perché noi siamo sinceri», si sentiva dire a quell'epoca dai suoi sostenitori. ((Altrove sono per la separazione delle razze come noi, ma non hanno il coraggio di dirlo». E in effetti, anche dove il problema della discrùninazione razziale si pretende superato, la celebrazione del giorno dedicato a Martin Luther King è da sempre molto controversa. Gli uffici federali chiudono in tutto il Paese, ma i singoli Stati possono regolarsi come meglio credono e in ognuno di essi le cose sono differenti: si va dalla chiusura totale degli uffici pubblici come a New York fino alla negazione pura e semplice del Martin Luther King Day come in Arizona. E quanto alle istituzoni private, le «soluzioni» sono numerosissime e alquanto fantasiose. Ci sono aziende che concedono il giorno di vacanza, altre che non lo concedono ma pagano un po' di più e altre ancora che non lo concedono e basta. Poi ci sono quelle che operano una propria, un po' buffa versione della discriminazione razziale: i loro dipendenti neri possono restare a casa, quelli bianchi se non si presentano al lavoro vengono licenziati. Lo Stock Market di Wall Street ieri era chiuso, ma era la prima volta da quando il Martin Luther King Day esiste. Ora la Louisiana ha aggiunto un'altra particolarità: lì, in questa giornata si spara contro i bambini. Franco Pantarelli Un'immagine delle numerose manifestazioni che si sono svolte in tutti gli Stati Uniti nel giorno dedicato alla memoria di Martin Luther King. La sparatoria di Baton Rouge rischia di infiammare di nuovo la tensione razziale nel Sud
Persone citate: Luther King, Martin Luther King, Martin Luther King Day
Luoghi citati: Arizona, Baton Rouge, Louisiana, New York, Stati Uniti
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