La bufala del marinaio Donne, guai e... bidoni di Filippo Ceccarelli

La bufala del marinaio Donne, guai e... bidoni Chi è l'ex capitano di corvetta che avrebbe confezionato il falso dossier sulla Ariosto La bufala del marinaio Donne, guai e... bidoni SIGNORINE, state attente ai marinai... E in effetti, almeno da quel che si legge, merita senz'altro un po' d'attenzione questo ex capitano di corvetta che dai servizi segreti della marineria nazionale, e da un altra mezza dozzina di vicende scabrose e comunque meritevoli di dossier, piomba nel bel mezzo del caso Previti preceduto da un impudico svolazzare di carte false, verosimili e pseudofasulle dalle quali si dedurrebbe che l'Ariosto è una spia o quasi. E non solo, perché una volta dentro - nel senso che i magistrati l'hanno arrestato l'altro giorno per «contraffazione di atti pubblici» - si viene pure a sapere che questo ex marinaio di 48 anni, piccolino, calvo, riprodotto in foto sul Messaggero con un'aria fra l'attonito e il malinconico, ecco, non molto tempo fa questo ex agente del Sios-Marina ha denunciato di essere stato prima rapito e poi «punzonato» sul sedere con un cerchio incandescente. Come pare dimostrino alcuni terrificanti autoscatti Polaroid subito inviati a diversi giudici. Egli si chiama, con strepitosa risonanza latineggiante, Angelo Demarcus. E se alla memoria della storia della guerra fredda ritorna subito il nome Mar¬ cus, lo spietato generale tedesco dell'Est Marcus Wolf, una delle più grandi spie di tutti i tempi, beh, sarà irresistibilmente corrivo, ma qui in Italia bisogna accontentarsi di Demarcus, che dell'«informazija», «contro-informazija» e «disinformazija» caserecce sembrerebbe al tempo stesso piazzista e poeta. Sembrerebbe - il condizionale è d'obbligo - non solo perché su questo terreno scivolosetto non si sa mai, ma anche perché, secondo il Tempo, il Demarcus si sarebbe interessato a: questione di Ustica (aereo galleggiante e ruolo della Libia, a detta di Falco Accame «dicendo molte cose giuste»); affare Castellari; omicidio Cesaroni; delitto Filo della Torre; via Gradoli-story. Forse anche la storia del misterioso tunnel sotto le viscere di Roma - straordinaria metafora della separa¬ tezza del potere - è vivida creazione demarcusiana. Ieri è stato interrogato. La sua linea di difesa: «E' tutto regolare, il materiale contenuto nel dossier sull'Ariosto è stato preso al tribunale di Roma. Forse qualcuno può averci infilato carte non mie e ha voluto farmi uno scherzo». Sulla parola «scherzo», considerati gli arroventati precedenti, è lecito sospendere il giudizio. La Digos l'aveva pizzicato nella sede di un'agenzia d'investigazioni private che - anche qui - ha invece un nome da locale notturno, «Blu fax». Qui, dividendo l'appartamento con la proprietaria della «Volpe blu» Eleonora Sarcona, Demarcus si era praticamente trasferito, non senza il suo prezioso archivio, che ha tutta l'aria di essere una specie di laboratorio mobile di documenti ad alto contenuto d'infor¬ mazione. Agli inquirenti - secondo una tradizione, da Marlowe in poi, addirittura letteraria - ha spiegato che lui donne sul divano e mangia poco, e freddo. Pure lei, la detective che ha offerto ospitalità al presunto falsario del caso Ariosto-Previti, ha raccontato a suo tempo di essere scampata a un paio di agguati; e anche lei ha avuto qualcosa a che fare con documenti poi risultati falsi: una complicata vicenda ambientata a Malta e che, dal nome della SapriBroker, per un certo tempo servì a tenere sotto schiaffo il pds. E allora quasi verrebbe da concludere: marinai, donne e guai. Ma purtroppo, a forza di «pacclù», ((bidoni», ((bufale», «crostini» e «scottadito» - per usare il copioso lessico che a Roma indica questo genere di materiali comunque sospetti - si deve anche constatare come l'industria del discredito non chiuda mai per ferie. L'impressione è che, anzi, grazie pure all'informatica e al maggioritario, stia facendo un bel salto tecnologico. E che proprio il caso Previti ne indichi incoraggianti potenzialità di mercato. Filippo Ceccarelli Mastella: il pool vincerà comunque Il «sì» dimostrerà la loro forza. Con il «no» saremo additati all'ira giustizialista Berlusconi confida a Tiziana Maiolo «Non è detto che il voto palese sia la soluzione migliore per noi»

Luoghi citati: Italia, Libia, Malta, Roma, Ustica