«Il Polo è finito, è l'ora di Cossiga»
«Il Polo è finito, è l'ora di Cossiga» Ieri la convention del Ccd per un unico partito moderato. Casini il più duro con Berlusconi «Il Polo è finito, è l'ora di Cossiga» L'ex Capo dello Stato non c'era Nuovi gruppi a Camera e Senato? ROMA. Nell'arcipelago centrista del Polo sta accadendo qualcosa. Molti personaggi sono in movimento e Francesco Cossiga sta tentando di fungere da calamita nei confronti degli inquieti animi degli eredi del pentapartito. La settimana che si apre dovrebbe portare una novità: U tentativo di costituire, alla Camera come al Senato, due gruppi parlamentari che facciano riferimento all'ex capo dello Stato. A palazzo Madama il Cdu di Buttigliene è pronto e corre voce che Carlo Scognamiglio potrebbe abbandonare Forza Italia tra qualche giorno per provare questa avventura. Lì il gruppo è praticamente fatto. A Montecitorio la vicenda è un po' più complicata: si parla di 15, 16 deputati, ma ne occorrono venti. Però si spera nell'aiuto di Antonio Martino e della componente liberale di Fi oltre che di personaggi di An come Publio Fiori. E' in questo scenario che si inserisce l'iniziativa del Ccd che ieri ha lanciato la sua costituente moderata. Certo, Cossiga non è andato all'incontro, benché invitato, e Pierferdinando Casini non è apparso nemmeno troppo dispiaciuto per la sua assenza. Ma c'è Clemente Mastella che chiede una più netta presa di distanza dal Polo e un più intenso rapporto con l'ex Capo dello Stato. «Cossiga per noi è come la cura Di Bella, sì, è vero, è vecchio, però anche Di Bella è vecchio eppure rappresenta una speranza per la cura contro il tumore. L'ex Presidente potrebbe essere il nostro piccolo Mose che determina l'attraversamento nel deserto». Lontano dai microfoni e dalle telecamere, Mastella si è anche lasciato andare a una profezia: «La via che abbiamo imboccato - ha detto - per noi non sarà agevole, ma per parecchi saranno c... amari». Vanterie? Può darsi, ma qualcuno deve averci creduto se è vero, come è vero, che ieri pomeriggio i forzitalisti Paolo Bonaiuti e Marcello Pera hanno chiamato molti protagonisti dell'iniziativa. Se questa operazione - è stato il ragionamento che i due hanno fatto nei loro colloqui telefonici - serve a rafforzare il centro noi siamo d'accordo. Ai loro interlocutori questo è sembrato un tentativo con una doppia finalità: non perdere il contatto con gli ex de del Polo, per non f arli andare via, e dare una sponda a Casini che, al contrario di Mastella, non sembra desideroso di mollare gli ormeggi. Già, Casini. Ieri il segretario del Ccd, riferendosi all'assenza di Cossiga ha osservato: «Non tutti i guai finiscono per nuocere». Come a dire che tutto sommato la latitanza dell'ex Presidente era un bene. Ma anche Casini ritiene che «il vecclùo Polo sia finito» e pensa a un unico grande partito moderato. A Berlusconi ha mandate a dire di sbrigarsi se vuole essere della partita e di non credere che lui possa essere ancora il leader: «Non c'è un sole con tanti satelliti intorno - ha sottolineato il segretario ccd rivolgendosi al Cavaliere - siamo tutti satelliti, tu e noi, di un sole che dobbiamo sforzarci di creare». E con Fini è stato ancora più esplicito: «Il centro - ha osservato - deve essere legato ad An da un contratto eletto- rale, come l'Ulivo e Rifondazione». Molti, sono stati gli strali nei confronti di Alleanza nazionale, sia da parte del segretario che del presidente del ccd. Entrambi hanno criticato Fini perché «gioca con D'Alema allo scopo di legittimarsi». «Ma io - ha affermato Mastella - non voglio morire post fascista o post comunista». Dunque, da una parte c'è Casini che cerca di coinvolgere Berlusconi nel progetto, dall'altra c'è Mastella, secondo cui ((bisogna avere il coraggio di varcare le Colonne d'Ercole perché l'esperienza del Polo si è esaurita». E da entrambe le parti c'è l'inquietudùie del centro del Polo, che si è manifestata anche nel discorso di Buttiglione alla manifestazione. Ha detto il segretario del Cdu- «La formula politica della nostra coalizione è naufragata. Berlusconi dovrebbe riflettere sul fatto che Mediaset vince perché prende Santoro e il Polo perde perché caccia Dùù». Alla manifestazione erano presenti altri esponenti del potenziale nucleo della costituente moderata: Mario Segni, 0 socialista Cicchitto, il liberale De Luca e l'ex de Tabacci. E all'avvio vero e pro¬ prio della costituente moderata (torse a tebbiaiuì, ie strade di Lutti questi personaggi, Cossiga incluso, potrebbero incontrarsi. Non quelle del ppi e di Rinnovamento- Marini e Stajano hanno giù detto di «no». Qualcosa sta accadendo sul serio. Se ne è accorto anche Fini. «Ipotizzare con la destra solo un'alleanza elettorale può essere pericoloso», ha ammonito il presidente di An. E le sue parole suonano come una conferma dei lavori in corso nel «cantiere), del centro. Maria Teresa Meli A Palazzo Madama Cdu pronto a seguire l'ex «picconatore» Invece a Montecitorio mancano 4-5 deputati Mastella annuncia «Bisogna avere il coraggio di varcare le Colonne d'Ercole» Azzurri preoccupati 0k A sinistra Clemente Mastella e Pierferdinando Casini alla convention di ieri
Luoghi citati: Roma
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