Il business
Il business Il business Una visita che vale miliardi L'AVANA. Penalizzata com'è dal doppio isolamento - quello inevitabile che le deriva dal fatto di essere un'isola e quello causato dall'embargo Usa - Cuba non poteva non cercare di trarre il massimo profitto anche economico dalla visita del Papa, 0 cui «indotto» è valutabile in decine di milioni di dollari. La presenza di circa 3000 giornalisti stranieri, quasi tutti inviati di grandi testate internazionali che per la copertura dell'evento non badano a spese, è senza dubbio la voce più cospicua tra le entrate straordinarie di uno Stato da decenni assetato di valuta pregiata. E infatti Cuba sta vendendo a caro prezzo le sue bellezze, per le quali del resto molti sarebbero disposti a pagare qualsiasi cifra anche in tempi normali. In questi giorni Cuba è il luogo dove «si deve stare» se si conta qualcosa nel complesso e volubile mondo mediatico. Ma per sfilare, anche di sfuggita, nella passerella dell'isola oggi «globale» servono molti di quei dollari che, sebbene siano il simbolo più eloquente del capitahsmo aborrito dal governo di Fidel Castro, sono divenuti per necessità l'unica moneta a corso legale per gli stranieri. Per i giornalisti tutto in questi giorni è carissimo: alberghi, ristoranti, collegamenti telefonici. Mediamente sono raddoppiate le tariffe alberghiere, così come forti rincari hanno subito ristoranti e bar, che devono accogliere orde di inviati, tecnici, commentatori e operatori. Molti di loro sono accompagnati da interpreti. Anche le prostitute hanno aumentato i prezzi e sfidano le misure antiprostituzione del governo. Ma se questo è il giro grosso, di cui ragazze a parte beneficia soprattutto l'economia ufficiale, c'è tutto un mondo di venditori ambulanti, piccoli affaristi, «magliari» e «pataccari» di ogni genere. Oltre naturalmente a molta gente irreprensibile che cerca semplicemente di sbarcare il lunario e che, complice ignaro Giovanni Paolo II, spera di trarre profitti eccezionali dalla visita papale. Spesso però creandosi solo illusioni. [Ansa]
Persone citate: Fidel Castro, Giovanni Paolo Ii
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