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Paula e Bill, sei ore insieme Clinton rivede davanti al giudice la donna che lo accusa di molestie Paula e Bill, sei ore insieme NWASHINGTON ON si vedevano da sette anni. Da quell'ultimo, intimo, tète-à-tète all'Excelsior di Little Rock che avrebbe finito per sconvolgere la vita di ambedue. E ieri si sono finalmente ritrovati, nella capitale, per rievocare quell'incontro del lontano 1991. Sei ore insieme. Ma questa volta non erano soli. Con loro c'era il giudice Susan Webber Wright, c'erano i rispettivi legali, c'erano i loro più stretti collaboratori. Da una parte e dall'altra del lungo tavolo nello studio dell'avvocato di Clinton, Robert Bennett, all'undicesimo piano di un palazzo a due isolati dalla Casa Bianca. Tutti lì, per capire cosa davvero successe tra ì'allora governatore dell'Arkansas Clinton e Ì'allora impiegata statale Jones in quella fatidica giornata di tanto tempo fa. Per strada, una folla di reporter, fotografi, cineoperatori. E dietro a loro schiere di turisti americani e stranieri venuti a curiosare, a fare atto di presenza a questo grande appuntamento della Storia segui¬ to in diretta da un Paese incredulo. Ma sette anni sono tanti e sia Clinton sia la Jones sono molto cambiati. Lui è diventato Presidente, ha l'aplomb che viene con la carica, e se non si può dire che abbia «messo la testa a posto» almeno si è dato una calmata. Lei, poi, è addirittura trasformata. Sono spariti il trucco «arabo» e la massa di ricci increspati che le avevano dato quel look da shopping center Anni Ottanta. Ieri una nuova Paula Jones si è presentata all'appuntamento con il Presidente: decisamente più attraente, sicura di sé, quasi chic. E in molti si sono chiesti, per passare il tempo durante la «retrouvaille» di ieri che sembrava non finire mai, se anche il Presidente non fosse rimasto colpito dal nuovo aspetto della sua vecchia fiamma. E preso da un impulso nostalgico non avesse rimesso, lassù all'undicesimo piano, i panni dell'inveterato charmeur. Andrea di Robilant SERVIZIO A PAG. 6