Prodi: il commercio deve essere libero

Prodi: il commercio deve essere libero Il premier ai capi delle associazioni: siete conservatori. «Niente Quirinale, voglio governare» Prodi: il commercio deve essere libero Euro, Tietmeyer contro l'Italia. Waigel lo smentisce ROMA. «Il commercio deve essere libero», dice Romano Prodi ai leader delle associazioni di categoria, accusandoli di essere dei «conservatori» per aver criticato la nuova riforma che liberalizza il settore. Ieri il presidente del Consiglio ha confermato ancora una volta di non mirare al Quirinale. «Voglio governare», ha ripetuto, spiegando di non pensare a un suo eventuale futuro da Presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo. Lo ha dichiarato pubblicamente, ma a chi gli ha chiesto in questi giorni cosa pensasse di un rafforzamento dei poteri presidenziali, Prodi ha preferito glissare, facendo così intravedere la possibilità di lasciare la porta aperta a Palazzo Chigi per D'Alema. Sulla moneta unica europea si è abbattuto un nuovo ciclone alla vigilia della riunione Ecofin: il presidente della Bundesbank Tietmeyer sull'euro stoppa l'Italia per il suo elevato debito pubblico. Martini, Masci, Meli eNovazio alle pag. 3,17 e19

Persone citate: D'alema, Masci, Meli, Prodi, Romano Prodi, Tietmeyer, Waigel

Luoghi citati: Italia, Roma