La Rai come la Juve? No, non c'è partita

La Rai come la Juve? No, non c'è partita IL SOGNO Di SICILIANO La Rai come la Juve? No, non c'è partita PANICO fra i tifosi bianconeri. Il presidente Enzo Siciliano ha paragonato la sua Rai alla Juventus. Se lo sa Di Pietro, che è juventino, lo querela. Se lo sa Veltroni, che è strajuventino, lo licenzia. 0 forse lo abbraccia. Più probabilmente lo licenzia dopo averlo abbracciato. «Siamo come la Juve che quando perde fa notizia e poi vince sempre lo scudetto», ha sentenziato quell'uomo colto, ma più che Marcello Lippi sembrava Edmondo Fabbri dopo la Corea. Giù le mani dalle cose serie, per favore. Il paragone con la Juve non ha fondamento alcuno. La Juve è seconda dintro Ronaldo, la Rai dell'Ulivo è seconda dietro Bonolis e solo perché noi campionato della tv i terzi praticamente non esistono. La Juve senza Vieri e Boksic sopravvive discretamente. I campioni di Saxa Rubra senza Lerner e Santoro boccheggiano. Nelle trasferte di Champions League, Lippi non porta mai con sé più di venti giocatori. Alla Rai stanno partendo per Cuba in settantacinque al seguito del Papa. La squadra dei giornalisti è più numerosa di quella dei prelati ed entrambe sono guidate da Bruno Vespa, che ha cominciato a giocare alla tv quando nella Juve c'era ancora Sivori. Per dimostrare l'incongruenza del paragone, abbiamo messo a confronto le formazioni-tipo di Juve e UlivoRai, assegnando le preferenze con i segni della schedina. PERUZZI-SORGIX Con l'agilità del Tyson juventino, il direttore del Tg 1 salta ogni giorno da un palo all'altro per parare le lamentele della Chiesa, del governo, dei lottizzati. E vorrebbero che andasse anche in attacco a far gol a Mentana. Esosi. BIRENDELLI-FAZIO 1 Se Birindelli incontrasse Ronaldo cercherebbe di fermarlo, mentre Fazio si prostrerebbe estasiato come ha fatto con Elton John. Senza contare che quando Fazio si la male la Rai lo sostituisce con Vianello, ma se si infortuna Birindelli la Juve mica richiama Cuccureddu. TORRICELLI-CANE REX 2 Entrambi generosi sullo fasce. Un po' monotoni, ma di sicuro rendimento. Il cane di Raidue si fa preferire sotto l'aspetto culturale: è una delle poche star di Teleulivo che non sbaglia i congiuntivi e non fa spenzolare la lingua davanti ai potenti. MONTERO-CARRA' 1 Non scherziamo. Se suo figlio si preI sentasse al campo della JuvenI tus dopo vent'anni di silenzio, Monterò come minimo gli spaccherebbe il naso. Altro che abbracci e lacrime. Con la Rai dell'Ulivo i veri sudamericani siamo noi. FERRARA-NECCO 1 Ferrara quando gioca non fa l'arbitro. Invece il popolare Pummarola di «90° minuto», ultra di Diego Armando Bassolino, ha continuato ad apparire sul Tg3 regionale anche dopo l'elezione a consigliere comunale del pds. Gioco scorretto e cartellino (ovviamente) rosso. CONTE-VESPA 1 Capitan Conte ha meno nei di capitan Vespa ma obiettivamente anche meno capelli e più rivali intemi. Deve vedersela con Davids e Deschamps, mica con Ollio Friedman, lo straniero tagliabile della Rai. DI LTVIO-MIMUN X Insostituibili. Quando il gioco si fa duro, i finti duri se ne vanno IVialli, Vigorelli). ma loro no. E mentre Di Pietro e Del Piero svariano sulla sinistra, Soldatino Di Livio e Soldatino Mimun continuano a presidiare senza sbavature il centrodestra del campo. DAVIDS-ANNUNZIATA 2 Entrambi forti sull'uomo, ma Lucy Annunziata è più tosta nel mordere gli stinchi dell'avversario, specie se sono quelli succulenti di un comunista lottizzato o di Storace. ZIDANE-FRECCERO 1 II talento e la discontinuità. La frivolezza e il richiamo nostalgico della memoria, da Platini a Paolo Limiti. I due fantasisti hanno qualità simili, ma Zidane se ne vanta obiettivamente molto meno. DEL PIERO-FRIZZI 1 Improponibile il confronto fra i due cannonieri, spesso infortunati. Del Piero segna e inette la gamba. Frizzi prende farfalle e appena intervista un potente (ieri Craxi, oggi Rosy Bindi) «gli si intrecciano i diti» come Fracchia. A «Domenica In» manca solo il puff. INZAGHI-TANTnXO 1 Erano le novità più attese. Uno arrivava daU'Atalanta, l'altro da Raitre. Ci ha perso di più l'Atalanta. Il direttore di Raiuno è uomo d'area: pidiessina, non di rigore. Un'ottima persona un po' snob, che non guarderebbe mai nessuno dei programmi nazionalpopolari che ò costretto a fare, disfare e purtroppo rifare. LIPPI-SICUJANO 1 L'allievo di Pasolini sembra Lippi. Capisce di calcio molto più di Siciliano. Di tv invece ne capiscono abbastanza poco tutti e due. Risultalo finale: 8 a 2 per la Juve. Ci spiace, non c'è match. Massimo Gramolimi lini |

Luoghi citati: Cuba, Mentana, Raitre